E’ stata scoperta una nuova variante del Covid-19: si tratta di un nuovo ceppo del virus individuato nell’isola di Cipro. Il suo nome è Deltacron perché è una combinazione delle principali caratteristiche di Delta e Omicron.
“Attualmente ci sono co-infezioni Omicron e Delta e abbiamo scoperto che questo ceppo è una combinazione di queste due varianti“, ha affermato Leondios Kostrikis, professore di
Scienze biologiche all’Università di Cipro intervistato da Bloomberg. Lo scienziato e il suo team – riporta Bloomberg – hanno identificato 25 di questi casi e l’analisi statistica mostra che sono
più frequenti tra i pazienti ricoverati in ospedale per Covid rispetto ai pazienti non ospedalizzati. Le sequenze dei 25 casi di Deltacron sono state inviate a Gisaid, il database internazionale
del’Istituto Pasteur a Parigi che traccia i cambiamenti del virus, il 7 gennaio. “Vedremo in futuro se questo ceppo è più patologico o più contagioso o se prevarrà” su Delta e Omicron,
ha affermato il ricercatore, sottolineando che, secondo lui, potrebbe essere sostituito anche dalla variante Omicron, altamente contagiosa. Grazie alle sequenze genetiche
del virus SarsCoV2 raccolte in oltre 170 Paesi si ha la sorveglianza di otto varianti in circolazione nel mondo. Tutti i dati sono depositati nella banca dati internazionale Gisaid, così come nelle piattaforme
collegate Genebank e Nextstrain. Superano il milione le mappe genetiche del virus depositate dall’11 gennaio 2020, quando la Cina decise di rendere pubblica la prima sequenza del virus.
È in queste piattaforme che sono arrivate anche le sequenze delle versioni più recenti del virus SarsCoV2, come la B1.640 vista per la prima volta in Congo e arrivata in Francia, la Mu identificata in
colombia, o ancora quella individuata in Danimarca, parente stretta della Omicron: appartiene allo stesso ceppo, indicato con la sigla B.1.1.529, ma si distingue per alcune mutazioni sulla proteina Spike,
il virus si lega alle cellule, è quindi indicata come BA2. In Gisaid è stata anche depositata la recentissima Deltacron, segnalata dal Laboratorio di Biologia molecolare dell’Università di Cipro e chiamata
così perchè riunisce mutazioni che appartengono sia alla Delta che alla Omicron. Grazie ai dati raccolti, che si è potuto lanciare in tempo l’allerta sulla comparsa di nuove
varianti, e la rapidità con cui si diffonde la Omicron ha dimostrato quanto la tempestività sia fondamentale.