Anche oggi migliaia di manifestanti si sono riuniti per protestare contro il genocidio in corso a Gaza e per chiedere al governo sanzioni ad Israele.
Questa mattina i manifestanti si sono riuniti nella capitale, a Roma, precisamente a Porta San Paolo per marciare insieme per la città. La manifestazione, organizzata dal movimento degli studenti palestinesi e dall’Unione democratica arabo palestinese ha visto una larga partecipazione anche da altre parti. Collettivi universitari e studenteschi, CGIL ed altri sindacati, sono tutti scesi in piazza uniti in un solo grido: “Stop al genocidio”. Poco fa il corteo ha raggiunto il Colosseo.
Ovviamente anche la città di Roma si è preparata alla manifestazione. Forze dell’ordine dispiegate per la città, stazioni presidiate permanentemente sono solo alcune delle misure di sicurezza preventive adottate dall’amministrazione. L’ordine impartito dal prefetto Lamberto Giannini e dal questore Roberto Massucci è chiaro: evitare situazioni di tensione diretta con i manifestanti.
Meloni si è espressa duramente contro organizzatori e manifestanti del corteo. “A Roma hanno imbrattato la statua dedicata a San Giovanni Paolo II, scrivendo ‘fascista di merda’ e disegnando una falce e martello. Dicono di scendere in piazza per la pace, ma poi oltraggiano la memoria di un uomo che della pace è stato un vero difensore e costruttore. Un atto indegno commesso da persone obnubilate dall’ideologia, che dimostrano totale ignoranza per la storia e i suoi protagonisti”.
E se Giorgia Meloni si schiera contro, di tutta risposta alcuni manifestanti espongono le foto della Presidente del Consiglio, insieme ad altri Ministri, tacciandoli di essere complici del genocidio.
Fonte: la Repubblica