Vincenzo De Luca non si trattiene. Il presidente uscente della Regione Campania, dopo due mandati, ha parlato chiaro. Il terzo mandato non si farà. Le elezioni regionali si terranno in autunno, al più tardi entro il 23 novembre.
De Luca lancia un messaggio forte. “Rispetto il proletariato, ma i ciucci non possono dirigere la Campania”, ha detto. Parole dure. Nessuna ambiguità.
Poi aggiunge: “In queste settimane, e nei prossimi mesi, faremo di tutto per difendere ciò che abbiamo costruito. Non possiamo buttare via anni di lavoro, soprattutto in sanità”.
Non solo. De Luca denuncia manovre politiche confuse e pericolose. “C’è chi ragiona sulle scadenze istituzionali senza sapere nemmeno cos’è la Regione Campania. Pensano di spartirsi le candidature da Roma: una a me, una a te… Ma Napoli e la Campania non sono in vendita. A nessuna forza politica. Non siamo in vendita”.
Durante il giuramento di Ippocrate dei nuovi medici, De Luca ha rincarato la dose. “Nei prossimi giorni vedrete caos. Noi abbiamo sputato l’anima per ridare dignità e organizzazione a questa terra. Farla tornare nel fango sarebbe un delitto”.
E non si ferma qui. “Solo a pensarci, fa stare male. Eppure c’è gente che punta solo a spartirsi nomi, spesso ignoranti totali. Io non ce la faccio ad accettarlo. Se vogliono riportare la Campania nella palude da cui l’abbiamo tirata fuori, mi devono uccidere”.
Parole forti, dirette, destinate a far discutere. Il clima si scalda. La campagna per le Regionali entra nel vivo, anche se i candidati ufficiali ancora non ci sono. De Luca è fuori dai giochi, ma lo scontro è appena iniziato. Ora, occhi puntati su chi si farà avanti nel centro-sinistra.
fonte fanpage
