Ddl Zan, Fedez contro Renzi. E la Ferragni: «Paese governato da pagliacci»
«Ma il Renzi che si proclamava paladino dei diritti civili è lo stesso che oggi pare sia volato in Arabia Saudita mentre si affossava il ddl Zan? Per celebrare la libertà di parola organizziamo una
partitella a scarabeo con Kim Jong-un? Gran tempismo. Comunque bravi tutti».
Il rapper Fedez su Twitter alla notizia dell’affossamento del ddl Zan va all’attacco di Matteo Renzi. L’artista è da sempre grande sostenitore del disegno di legge che porta il nome del deputato Pd
Alessandro Zan e ne ha spesso parlato sui suoi social.
Ma anche la moglie non si è fatta scappare l’occasione per ribadire le sue posizioni molto critiche. «Siamo governati da pagliacci senza palle». Cosi Chiara Ferragni su Instagram. «E con esso
ogni speranza di diventare un Paese normale, civile, che tutela le minoranze dai violenti e non, come da oggi continuerà ad essere, i violenti dalle sanzioni».
«Il Senato ha appena votato a maggioranza in favore della tagliola, cioè di quella procedura che esiste solo in Senato e che consente di evitare la discussione di una legge. Lo hanno fatto. Hanno
votato per impedire, dopo anni di discussioni, la discussione finale. L’ultimo passo. Quello che avrebbe portato a termine un cammino di civiltà che aveva superato tutti gli ostacoli. Tutti. Tranne
questo che ha funzionato perché le destre, seppure in minoranza, hanno potuto contare sulle assenze di Italia Viva – commenta l’influencer – In primis di Matteo Renzi, oggi – pare – in Arabia
Saudita. E ha funzionato grazie al voto segreto che ha permesso a dei vigliacchi e ipocriti di uccidere a pochi centrimetri dall’arrivo la migliore legge che l’Italia potesse avere per tutelare le vittime
di omofobia. Hanno vinto loro. E fuori dall’aula hanno vinto i violenti, i picchiatori, gli odiatori. Tutti coloro che temevano di dover pagare un prezzo più alto per i propri crimini. Hanno vinto loro
ha perso la civiltà».
«Ma il Renzi che si proclamava paladino dei diritti civili è lo stesso che oggi pare sia volato in Arabia Saudita mentre si affossava il ddl Zan? Per celebrare la libertà di parola organizziamo una
partitella a scarabeo con Kim Jong-un? Gran tempismo. Comunque bravi tutti».
Il rapper Fedez su Twitter alla notizia dell’affossamento del ddl Zan va all’attacco di Matteo Renzi. L’artista è da sempre grande sostenitore del disegno di legge che porta il nome del deputato Pd
Alessandro Zan e ne ha spesso parlato sui suoi social.
Ma anche la moglie non si è fatta scappare l’occasione per ribadire le sue posizioni molto critiche. «Siamo governati da pagliacci senza palle». Cosi Chiara Ferragni su Instagram. «E con esso
ogni speranza di diventare un Paese normale, civile, che tutela le minoranze dai violenti e non, come da oggi continuerà ad essere, i violenti dalle sanzioni».
«Il Senato ha appena votato a maggioranza in favore della tagliola, cioè di quella procedura che esiste solo in Senato e che consente di evitare la discussione di una legge. Lo hanno fatto. Hanno
votato per impedire, dopo anni di discussioni, la discussione finale. L’ultimo passo. Quello che avrebbe portato a termine un cammino di civiltà che aveva superato tutti gli ostacoli. Tutti. Tranne
questo che ha funzionato perché le destre, seppure in minoranza, hanno potuto contare sulle assenze di Italia Viva – commenta l’influencer – In primis di Matteo Renzi, oggi – pare – in Arabia
Saudita. E ha funzionato grazie al voto segreto che ha permesso a dei vigliacchi e ipocriti di uccidere a pochi centrimetri dall’arrivo la migliore legge che l’Italia potesse avere per tutelare le vittime
di omofobia. Hanno vinto loro. E fuori dall’aula hanno vinto i violenti, i picchiatori, gli odiatori. Tutti coloro che temevano di dover pagare un prezzo più alto per i propri crimini. Hanno vinto loro
ha perso la civiltà».