Daniele Gramiccia, producer di Emy Productions casa di produzione cinematografica. L’intervista

20 Settembre 2021 - 0:38

Daniele Gramiccia, producer di Emy Productions casa di produzione cinematografica. L’intervista

Daniele Gramiccia è uno dei producer di Emy Productions, casa di produzione cinematografica che, dal 14 ottobre, sarà in tutte le sale con il film thriller/horror Medium. Prossimamente, sarà poi disponibile Una Preghiera Per Giuda. Entrambi i lavori sono stati diretti da Massimo Paolucci. Di questo e tanto altro abbiamo parlato con Daniele in questa intervista.

Salve Daniele, è uno dei producer di Medium, il film della Emy Production che sta per uscire al cinema.

“Esatto. L’uscita è prevista per il 14 ottobre. E’ un progetto che è nato, in maniera molto simpatica, in auto tra me, Giovanni Franchini, produttore e amministratore della Emy, e Massimo Paolucci, il regista della pellicola. Eravamo in viaggio al fine di trovare delle location per un film su cui non avevamo ancora nessun tipo di idea. Ed in macchina ci è venuto, appunto, in mente questo film horror, thriller e noir, dalle tinte colorate. Siamo stati in Umbria, abbiamo girato in un mese in pieno lockdown creando una squadra che è diventata una vera e propria famiglia. Per 20 giorni, siamo stati sul set tutte le notti per girare”.

Quali attori fanno parte del cast?

“Ci sono Toni Sperandeo, Bruno Bilotta, Barbara Bacci ed Emilio Franchini, giovane attore che con Medium inizierà la sua carriera, sebbene avesse già partecipato ad un film internazionale che si chiama I Follow You, sempre prodotto dalla Emi ma che uscirà dopo tale pellicola. Il cast comprende, inoltre, Martina Marotta, Martina Angelucci, Daphne Barbieri, Pierfrancesco Ceccanei e Francesco Maria Dominedò, che ci ha regalato un piccolo cameo”.

Cosa può svelarmi della trama del film?

“La trama del film è diabolica. Nel senso che parla di un gruppo di ragazzi della Roma moderna, tra cui ce n’è una che, al contrario, proviene dalla Roma bene, interpretata da Martina Marotta. Questo gruppo viene coinvolto da Toni Sperandeo in un furto da fare in questa casa, dove non doveva esserci nessuno al di fuori di Hal Yamanouchi, altro attore protagonista che interpreta un cinese che commercializzava gemme. Una volta che mettono piede in questa casa, i ragazzi trovano però tutt’altro: c’è l’uomo, ma anche la reincarnazione del male. E dunque uno ad uno si troveranno a combattere con qualcosa più grande di loro e non tutti ce la faranno”.

Beh, anche perché si sa che in un horror non tutti i personaggi arrivano vivi alla fine. Lasciando da parte la trama, è difficile realizzare un film horror?

“La fortuna che abbiamo avuto noi come produttore è stata quella di avere come regista Massimo Paolucci, che nasce proprio dall’horror ed ha lavorato coi più grande come Dario Argento. Come produttore ed esecutivo, veniva da un ventennio di esperienze. Si è trovato molto a suo agio e ci ha fatto sentire tranquilli. Il film, di giorno in giorno, è stato creato, è andato a modellarsi partendo dalle sue indicazioni. Con Massimo è stato molto più facile, anche perché un horror non è una cosa pratica per tutti”.

Tra l’altro, Massimo Paolucci è anche il regista di Una Preghiera Per Giuda, altro film prodotto da Emy Production che state girando in questo periodo.

“Proprio così. Una Preghiera Per Giuda è un film completamente diverso da Medium, a partire dalla trama. Quest’ultimo lavoro è un mafia-movie molto contemporaneo. Si racconta la mafia d’onore di tanto tempo fa, rapportata anche alla storia moderna. Per quanto riguarda il cast, anche qui abbiamo Toni Sperandeo e Bruno Bilotta, che ci accompagna sempre con grande passione. Fanno parte dei nostri due star americane: il bravissimo Danny Trejo, il Machete che conosciamo, e Natalie Burn, che non è molto conosciuta col suo nome ma che è importante nella sostanza perché ha lavorato con John Travolta, Morgan Freeman e tanti divi di Hollywood. Cito poi, tra gli attori, Jane Alexander, Marcello Arnone de La Piovra, Francesca Rettondini, Rosario Petix, Daniele Pompili, Martina Nasoni, che si è affacciata per la prima volta in un progetto cinematografico. Anche se viene dal Grande Fratello ha dimostrato di poter fare bene questo lavoro. Il protagonista sarà Emilio Franchini, con un lavoro molto più intenso rispetto a Medium. Ha dovuto plasmarsi, passando da un personaggio apparentemente buono e tranquillo in uno che andava a cercare vendetta. Ha dovuto fare una formazione molto importante sul piano attoriale. Infine, Martina Marotta farà un cameo importate per la storia del film”.

Attualmente, state seguendo altri progetti con Emy Production?

“Sì, con la Emy Productions, ad esempio, abbiamo già in mente il sequel di Una Preghiera Per Giuda. Molto probabilmente lo gireremo tra gennaio e febbraio 2022 in Sicilia”.

C’è poi l’altro film con Emilio Franchini, quello già girato che non è ancora uscito, no?

“Sì. Come dicevo, si intitola I Follow You, è un progetto che restava nel cassetto del regista Vincenzo Petrarolo da qualche anno. Questo film aveva bisogno di una mano per concludersi. Abbiamo fatto delle riprese ad ottobre del 2020. Nel cast ci sono Jennifer Mischiati e Andrea Scarduzio, due attori che stanno andando molto bene all’estero. Anche questo lavoro uscirà sicuramente prima della fine del 2021. Negli ultimi mesi, Emy Production ha fatto tante cose in un breve e difficile periodo. L’unione, nel nostro caso, ha fatto la forza. Abbiamo creato un gruppo che, sicuramente, resterà nel tempo”.

E la sua storia personale con Emy Productions quando nasce?

“E’ nata grazie ad un incontro casuale con Massimo Paolucci, che ha tirato le fila del primo accordo. Casualmente abbiamo parlato con Giovanni Franchini del potenziale che il cinema italiano offre sul piano degli investimenti, sul piano finanziario. Un anno dopo, ci ha richiamato perché pensava di poter lavorare con noi. E da lì è nato Medium e tutta la storia della Emy Production che stiamo creando insieme. Ci sono tutti gli ingredienti per pensare positivo”.

Entrando nello specifico, lei invece da dove proviene?

“Vengo dall’America. La mia formazione è americana. Sono partito, da solo, nel 2011 per gli Stati Uniti per vedere che cosa potevano offrirmi. Ero un ragazzo che voleva inventarsi. Sono così finito ad Orlando, in Florida, dove ho aperto una società ed ho girato da produttore,  che si intitolava Two Days, ossia il primo film scritto dai fratelli D’Innocenzo, che adesso conosciamo tutti. Ad Orlando ho poi girato Game On, la serie Disney, mentre in Italia, con un progetto condiviso con Medusa, c’è stato On Air – Storia di Un Successo, basato sulla storia del dj Marco Mazzoli dello Zoo di 105. Questo è il mio piccolo curriculum prima della Emy Production. Tra l’altro, ho prodotto anche dei film con Dolph Lundgren, l’Ivan Drago di Rocky. Insomma, ho un’esperienza italo-americana”.

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