Partiranno da porti italiani, spagnoli, greci e tunisini le barche della Global Sumud Flotilla, la flotta di barche pronta a portare aiuti umanitari e mettere pressione alla comunità internazionale.
Le barche, ancorate al porto di Genova, sono pronte a partire, al loro interno, aiuti umanitari e la voglia di impedire il prosieguo del genocidio in Palestina. Quarantaquattro i paesi coinvolti, decine le barche che partiranno dai porti europei e nordafricani.
Le date sono già state fissate: il 31 agosto partiranno dalla Spagna e da Genova alla volta della Sicilia. Poco dopo ci sarà la partenza alla volta di Gaza.
È la terza volta che le barche civili tentano di raggiungere Gaza, violare il blocco navale imposto dagli israeliani e portare aiuti umanitari a Gaza. Infatti, già la Madleen e la Handala furono fermate e rispedite indietro dalle autorità israeliane una volta avvicinatesi alle coste palestinesi. I civili a bordo furono invece arrestati e poi riportati nei rispettivi paesi con divieti di rientro per cento anni. A bordo c’era anche Greta Thunberg, che sarà presente anche questa volta.
La Global Sumud Flotilla ha intenzioni pacifiche e coloro che salperanno ha tenuto a sottolinearlo. “Come tutte le altre che ci hanno preceduto, la nostra è un’iniziativa non violenta. Abbiamo scelto di costruire una flotta di piccole barche da diporto, con al massimo una decina di passeggeri o poco più, proprio per evitare che possano anche solo essere messe in dubbio le nostre intenzioni o che qualcuno possa definirci una minaccia. Sappiamo che c’è un rischio connesso a questa iniziativa – riconosce la portavoce italiana – ma di fronte a quello che sta succedendo a Gaza non possiamo rimanere fermi e in silenzio”.
Fonte: La Repubblica