Luigi Dalcuore era una icone di stile. Ma lo stile, si sa, non muore mai. Giggino come tutti lo chiamavano era un uomo di parola più che di parole. Amava esprimersi
con l’arte sartoriale di cui era un esponente di rilievo internazionale. La Sartoria Dalcuore ha vestito e veste i maggiori manager asiatici, uomini d’affari
e leader politici di tutto il mondo. Lo sanno in pochi, o meglio lo sa chi deve saperlo. Perché Giggino amava la riservatezza l’amore per la sua
meravigliosa famiglia. Alla figlia Cristina ha trasmesso l’amore per lo stile per la cura del cliente che diventa quasi confessore e poi amico. Al genero Damiano ha insegnato l’equilibrio e la diplomazia.
Entrambi da un mese stanno portando avanti l’azienda come se nulla fosse successo. E in effetti a entrare in quel tempio della bellezza sembra proprio che Giggino
Dalcuore sia ancora lì intento a creare e a misurare e inventare arte perché di questo si tratta. Arte pura che rende il nostro artigianato famoso e ambito in tutto il mondo. Damiano e Cristina hanno deciso di
non fermarsi e stanno già organizzando il prossimo shooting ufficiale, perché confidano nella ripresa e sanno che bisogna correre. Ma prima era necessario onorare la
parola di Giggino che promise al grande imprenditore della ristorazione Gianni Lotti di Crudore di realizzare gli abiti su misura al suo eccellente personale di sala.
È così il tempio del gusto di via Poerio incontra il genio della moda. Sono le mani di Cristina e la direzione attenta di Damiano a compiere questa meravigliosa
fusione. Due eccellenze napoletane che non si rassegnano e che insieme si proiettano in un grande futuro. Un futuro radioso e dalcuore grande. Ovviamente. Evviva!