LA POETA DACIA MARAINI CHIUDE IL CAMPANIA LIBRI FESTIVAL

9 Ottobre 2023 - 20:08

LA POETA DACIA MARAINI CHIUDE IL CAMPANIA LIBRI FESTIVAL

La quattro giorni del Campania Libri Festival si conclude con l’incontro con la poeta Dacia Maraini. Importante la presenza di pubblico per l’evento organizzato dal Premio “Elsa Morante”.

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È la poeta Dacia Maraini il punto conclusivo di un’intensissima quattro giorni di letteratura e profusione culturale al Palazzo Reale di Napoli.

L’incontro, condotto da Tiuna Notarbartolo (direttrice del Premio Elsa Morante) e da Antonio Parlati (direttore della RAI di Napoli), è avvenuto al fine di presentare l’ultima fatica letteraria della poeta 86enne. Il nuovo libro dell’autrice, “Ti parlo, mi ascolti?” (Giannone Editore) ha rappresentato l’occasione propizia per avere una chiara prova del percorso letterario di Dacia Maraini, delle sue prospettive ideologiche, delle sue frontiere stilistiche.

La poeta, dinanzi ad un pubblico entusiasta, ha delineato i punti cardini della sua esistenza letteraria. Dal ruolo della donna, essendo le protagoniste del testo tre donne, nella storia e nella letteratura, fino ad arrivare ad una ricostruzione filologica della lingua italiana. Quindi, un chiaro riferimento ai motivi squisitamente patriarcali che costituiscono la nostra forma mentis, per arrivare alla coesistenza dell’autrice con la morte ed i morti.

Ad arricchire l’incontro, anche la performance di alcuni alunni del Liceo Giannone. I ragazzi, infatti, hanno dato voce e corpo ad alcuni frammenti delle tre pieces teatrali che compongono il testo, delineando l’immediatezza e la poetica risolutezza che contraddistinguono sempre il contenuto e lo stile della Maraini.

In virtù della relazione viscerale con Pier Paolo Pasolini, in questo dialogo perenne con i morti, è sorto spontaneo il chiedere all’autrice quale fosse stata la sua reazione alla pubblicazione delle “Ceneri di Gramsci”, opera manifesto del poeta friulano.

“Io sono stata immediatamente d’accordo. Ammiro molto la figura di Gramsci, perché credo che rappresenti cosa significhi il senso stesso della responsabilità all’interno di una comunità. Chiaramente, poi, il comunismo ha preso altre strade. Gramsci è morto, Stalin è salito al potere, ma quella era un’altra forma di comunismo. Lo stesso Pasolini, per farsene portavoce, è morto anche lui”. Questa la sua risposta.

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