Ormai davanti alle farmacie italiane e gli hub sanitari si registrano code infinite per fare un tampone. Dalla mattina alla sera tarda oltre un milione di test al giorno, di cui
almeno 700mila soltanto nelle farmacie. Anche dopo Natale, è assalto ai centri diagnostici e alle farmacie a caccia di tamponi rapidi o molecolari. In tutta la penisola,
come riportato da Tgcom 24, nelle ultime 24 ore ne sono sono stati processati 1.034.677. lʼOrdine medici di Roma lancia lʼallarme: “Mancano i reagenti”. Intanto, la Regione
Lombardia sta attivando nuovi centri diagnostici collegati alle aziende sanitarie del territorio, come a Rho Fiera e chiederà la collaborazione di pediatri e medici di base. A Napoli,
traffico bloccato davanti all’ospedale di Giugliano, nella zona nord. Code anche a Roma. E c’è chi si mette in fila sul marciapiede anche sotto la pioggia. Altri, in migliaia
si incolonnano in auto davanti agli hub predisposti per i test gratuiti su prenotazione e non. Quello di Monza, per esempio, è stato preso d’assalto, con intasamenti e caos
lungo una delle strade ad alto scorrimento. In seguito all’ordinanza che impone l’utilizzo di Ffp2 per trasporti, viaggi, cinema e teatri, “abbiamo avuto una escalation di
vendita di questo tipo di mascherine e c’è grande affanno. In meno di una settimana abbiamo venduto quanto si vendeva in un bimestre, circa il 70% in più”. Lo sostiene Antonello Mirone,
presidente di Federfarma Servizi, associazione che rappresenta le aziende di distribuzione intermedia del farmaco dei titolari di farmacia. “Per ora c’è copertura del fabbisogno
e stiamo provvedendo a rifornire i magazzini con forniture rash, come il carico arrivato ieri a Malpensa e immediatamente distribuito in tutta Italia”. Fino a oggi, “di Ffp2 non se ne vendevano moltissime.
Le chirurgiche, pur se meno efficaci contro il Sars-Cov-2,infatti, erano preferite in quanto più economiche e pratiche. L’ultima ordinanza però ha portato a un boom di vendite.
È difficile dare numeri precisi”, spiega Mirone, perché di Ffp2 ne esistono diversi modelli identificati da diversi codici di vendita. “Ma se, per coprire la domanda, nei mesi
precedenti, bastavano pochi fornitori, ora invece abbiamo dovuto attivare più canali di approvvigionamento, cosi’ da aumentarne la platea”. Secondo fonti
informate, tuttavia, il governo starebbe valutando la possibilità di introdurre prezzi calmierati anche per le Ffp2, che hanno una capacità filtrante in ingresso pari al 90% contro il 20% delle chirurgiche.
Per questo motivo il governo imposto l’obbligo su mezzi pubblici, cinema e teatri. E così tra una farmacia e l’altra il costo per il pubblico può cambiare anche di 2 euro a pezzo
portando a un aggravio ulteriore sul portafoglio delle famiglie. Come riferito da Il Fatto Quotidiano, su queste ultime lo Stato ha investito per garantire un prezzo d’acquisto bloccato, mentre per le Ffp2 l’obbligo è arrivato senza prezzo calmierato.