Cugine uccise da suv : Mattarella telefona al papà di Jessica. «Farò il possibile per queste due ragazze e per tutte le vittime della strada”

3 Marzo 2022 - 12:49

Cugine uccise da suv : Mattarella telefona al papà di Jessica. «Farò il possibile per queste due ragazze e per tutte le vittime della strada”

Il presidente Mattarella ,
ha telefonato ad Alain Fragasso,
padre di Jessica e zio di Sara Rizzotto.

Le due cugine morte il 30 gennaio,
nel tragico incidente in A28:

«Vi sono vicino, fatevi forza.
Seguirò la vostra storia.
Farò il possibile per queste due ragazze e per tutte le vittime della strada».

Un’iniezione di speranza per Fragasso, che da oltre un mese continua a battersi chiedendo giustizia.

Indignato per la scarcerazione del pirata ,che aveva provocato l’incidente ed era fuggito a piedi senza prestare soccorso alle vittime.

Nello schianto Jessica, 20 anni di Mareno di Piave, e Sara, 26 di Conegliano, erano morte sul colpo.

Ferite invece le due bimbe di Sara,
di 2 anni e mezzo e 5 mesi.

Il pirata, un imprenditore bulgaro,
si trova ora agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.

Un provvedimento che le famiglie delle due ragazze, così come le loro comunità, avevano bollato come ingiusto.

Da qui l’appello lanciato da Fragasso a Mattarella, con l’obiettivo di chiedere giustizia, per le due ragazze trevigiane e per tutte le altre vittime della strada.

Il genitore aveva scritto per ben due volte al capo dello Stato.

La risposta è arrivata, una telefonata inaspettata, da un numero privato.

«Buongiorno, sono il presidente Mattarella, come sta?»:
parole semplici ma inequivocabili.

E che lasciano trasparire l’accorata umanità del presidente.

«Mi ha detto che è vicino al nostro dolore, di non mollare, di avere fiducia e di continuare a combattere.

Lui si prodigherà in tutti i modi perché le vittime della strada abbiano giustizia ,racconta il papà.

L’ho ringraziato di cuore: mi aspettavo una risposta prima o poi, ma pensavo sarebbe arrivata sotto forma di lettera.

La sua telefonata mi ha rinfrancato e sorpreso, soprattutto in un momento delicato come questo, con la guerra in atto in Ucraina.

L’aver trovato, tra i suoi mille impegni, qualche minuto per rispondermi gli fa onore.

Ha dimostrato grande umanità e ha rinvigorito le nostre speranze di ottenere giustizia».