Questa mattina, intorno alle 10, una parte del tetto della vecchia stazione di Porta Susa a Torino è improvvisamente crollata, generando una scena di grande impatto.
Poco dopo il crollo, poliziotti e vigili del fuoco sono giunti nella piazza XVIII dicembre per valutare la situazione e verificare se ci fossero feriti tra le macerie.
Per garantire la sicurezza, hanno transennato l’area e inviato un’ambulanza della Croce Rossa sul posto per intervenire in caso di necessità medica.
La vecchia stazione di Porta Susa è in disuso da diversi anni e, nonostante l’esistenza di un progetto di riqualificazione, i lavori sono fermi da tempo.
Secondo quanto riportato dai soccorritori a Fanpage.it, il crollo è avvenuto durante i lavori di ristrutturazione, precisamente a causa del cedimento di una porzione del solaio.
Le prime informazioni indicano che un gruppo di testimoni di Geova che si raduna abitualmente sul marciapiedi di fronte alla stazione ha segnalato l’allarme del crollo.
In attesa che i vigili del fuoco concludano le operazioni di controllo, per motivi di sicurezza hanno chiuso anche la stazione del metrò XVIII dicembre.
Durante i dieci anni di inattività successivi all’inaugurazione della nuova stazione, alcuni senzatetto hanno occasionalmente occupato la vecchia struttura per trovare rifugio durante la notte.
In conclusione, il crollo della vecchia stazione di Porta Susa a Torino ha generato un’imponente emergenza e sollevato nuovamente l’attenzione sullo stato di abbandono e mancata riqualificazione dell’edificio.
È fondamentale che le autorità competenti prendano atto di questo incidente e agiscano tempestivamente per evitare futuri pericoli.
La sicurezza pubblica e la tutela delle strutture dismesse devono diventare una priorità assoluta.
Speriamo che questo incidente tragico ma evitabile sia un monito per un maggiore impegno nel preservare e riqualificare le vecchie strutture, garantendo così la sicurezza di tutti i cittadini.