Nella giornata di oggi, intorno alle 12, Giuseppe Conte è salito al Colle per dimettersi da presidente del Consiglio. Adesso la parola passa a Sergio Mattarella. Il presidente della Repubblica ha accettato la dimissioni del premier ma con riserva:
aspetta, cioè, di capire cosa uscirà fuori dalle consultazioni, che cominceranno al Colle domani pomeriggio e dureranno fino a venerdì 27 gennaio.
Intanto Matteo Renzi si esprime riguardo agli ultimi avvenimenti e lo fa in una enews: “Il Presidente Conte ha preso atto di non avere i numeri e si è dimesso. Non è Italia Viva ad aver aperto una crisi: è l’Italia che deve affrontare una crisi da far tremare i polsi.
Siamo tra i peggiori al mondo come PIL nel 2020, come rapporto popolazione/decessi per Covid, come numero di giorni di scuola persi dai ragazzi. Il Recovery Plan è l’ultima occasione: va colta adesso. Per il momento non è all’altezza delle nostre aspettative e soprattutto dei bisogni dell’Italia”.
Il leader di Italia Viva passa poi a parlare dei progetti che è intenzionato a portare avanti: “Ora possiamo finalmente fare ciò che serve al Paese, ai suoi insegnanti, ai suoi lavoratori, ai suoi giovani.
Un governo serio, di legislatura, che dia risposte concrete e non evasive alle sfide drammatiche della pandemia e assicuri la ripresa. Un governo europeista non a parole, ma nei fatti: capace di concretizzare in progetti il gigantesco sforzo del Next Generation EU.
Con un documento serio, scritto bene, concreto. Noi andremo al Quirinale senza pregiudizi. Per noi la priorità è aiutare i cittadini a uscire da questa fase di stallo e di difficoltà non solo economica.
Sprecare i soldi del Recovery, perdere tempo sui vaccini, ritardare il ritorno a scuola, vivere di sussidi sarebbero errori imperdonabili.
Noi ci siamo. Lo abbiamo dimostrato con questa lettera inviata a Conte di più di un mese fa alla quale nessuno ha dato risposta. Lo abbiamo dimostrato con le dimissioni delle ministre e del sottosegretario: unico partito che rinuncia agli incarichi, anziché cercarli.
Lo abbiamo dimostrato con un comportamento cristallino durante la crisi mentre tutti ci attaccavano. Arriva un momento in cui la verità si afferma sulle veline. E in quel momento diventa chiaro a tutti che la politica è una cosa diversa dal populismo.
Italia Viva sarà sempre la casa di chi rifiuta le veline, di chi rifiuta il populismo. Se vi va di darci una mano, questo è il momento”.