Questa mattina Enrico Letta è andato a Palazzo Chigi per tentare di mediare alla conferma di Draghi al governo. Il segretario del Pd avrebbe avuto un colloquio con il premier Mario Draghi durato circa un’ora. Sono ore convulse. E tutto ruota intorno al M5s: il partito di Giuseppe Conte non ha ancora deciso come comportarsi domani in Aula.
L’agenda di Letta oggi ruota intorno a tre appuntamenti ufficiali: alle 17 terrà le conclusioni della tavola rotonda “L’auto tra crisi e transizione ecologica” al Centro Congressi Cavour. Alle 20 sarà intervistato alla Festa dell’Unità di Roma. Alle 21.30, infine, riunirà l’assemblea dei gruppi parlamentari.
CRISI POLITICA E ECONOMICA
La crisi di governo si fa sempre più concreta mentre l’economia conferma segni di cedimento. Il quadro fornito da Confcommercio è allarmante. A luglio l’inflazione corre con un +8,2% su base annua, il Pil (la ricchezza nazionale) arretra dello 0,6% rispetto a giugno e i consumi invece crescono dello 0,7%, meno comunque delle attese.
Si fa viva anche l’agenzia statunitense di rating, Fitch: “Procedere con le riforme strutturali e il risanamento di bilancio diventerà probabilmente più complicato. Anche se Draghi dovesse rimanere premier, ci aspettiamo che i partiti che lo sostengono cerchino una maggiore visibilità per le proprie politiche di bandiera” e che “esercitino pressioni per un maggiore allentamento fiscale nella legge di Bilancio“.
In mattinata, ad apertura dei mercati, lo spread esordisce con un leggero rialzo, per poi scendere. Bene la Borsa di Milano, dopo le prime contrattazioni.