Coronavirus, vola il prezzo del grano, sorpassa il petrolio. Di Stasio (M5S): necessario prevenire atti speculativi

3 Aprile 2020 - 17:47

Coronavirus, vola il prezzo del grano, sorpassa il petrolio. Di Stasio (M5S): necessario prevenire atti speculativi

La pandemia da coronavirus stravolge gli equilibri sanitari e sociali ma anche quelli economici e dei consumi. A fare un punto sulla situazione è Coldiretti che rende noti i dati di un’analisi relativa alle materie prime agricole alla fine della settimana al Chicago Bord of Trade (CBOT), il punto di riferimento mondiale delle materie prime agricole.

I dati dicono che “vola il prezzo internazionale del grano che nell’ultima settimana ha fatto registrare un ulteriore aumento del 6% alla borsa merci di Chicago con il Cremlino che ha deciso di limitare le esportazioni dopo che la scorsa settimana le quotazioni del grano in Russia avevano raggiunto i 13.270 rubli per tonnellata, superando addirittura quello del petrolio degli Urali, che è sceso a 12.850 rubli per tonnellata”.

In controtendenza al crollo fatto registrare dai mercati finanziari, la corsa a beni essenziali sta facendo aumentare le quotazioni delle materie prime agricole, con i contratti future per consegna a maggio del grano che – sottolinea Coldiretti – sono aumentate di circa il 6%, mentre la soia è salita di circa il 2% e il mais ha incrementato il valore dello 0,7% durante l’ultima settimana.

A tal riguardo, la parlamentare del M5S Jolanda Di Stasio, ha voluto porre una articolare attenzione, interrogando la ministro per le politiche agricole e forestali, Teresa Bellanova.

“È in atto una vera e propria corsa ai beni essenziali da parte dei cittadini, evento che produrrà un inevitabile aumento dei prezzi”, ricorda la deputata campania delM5S, dopo che nell’ultima settimana, si è registrata un’impennata del prezzo del grano, superando il petrolio: +6% in pochi giorni, e i Paesi dell’Est, su tutti Russia e Kazakistan, hanno contingentato o addirittura bloccato l’export per evitare crisi interne. L’Italia dipende per il 30% del suo fabbisogno dalle importazioni.

“Molti Stati – sottolinea – stanno provvedendo a trattenere le risorse, con il rischio di generare una crisi alimentare globale”.

“Non possiamo rischiare che – prosegue – il nostro Paese si ritrovi in difficoltà. Per questa ragione ho provveduto a depositare un’interrogazione scritta alla ministra per le Politiche agricole Bellanova su quali misure straordinarie intenda adottare per garantire ai cittadini italiani il consumo dei beni di prima necessità a prezzi calmierati”.

“Ad oggi non si riportano atti speculativi sui prezzi dei cerali, ma – conclude De Stasio – è necessario prevenire qualsiasi evento che possa generare un problema di approvvigionamento delle risorse essenziali”.