Coronavirus, strage di anziani in una casa di riposo: morte 44 persone

19 Marzo 2020 - 20:22

Coronavirus, strage di anziani in una casa di riposo: morte 44 persone

Una vera e propria strage di anziani: non ci sono altre parole per descrivere quanto sta avvenendo all’interno di una Rsa.

Gli ospiti deceduti nella Residenza Borromea, una struttura privata, dagli ultimi giorni di febbraio, quando si sono verificati i primi casi di infezione da Coronavirus, erano 44 fino a ieri, mercoledì 18 marzo.

E i numeri sono stati messi nero su bianco da una lettera che il prefetto di Milano ha inviato al sindaco di Mediglia, Paolo Bianchi, in risposta alla sua richiesta di chiarimenti.

Erano stati i famigliari di alcuni ospiti della struttura, che dispone di 150 posti letto, a rivolgersi preoccupati al primo cittadino per via delle voci provenienti dalla Rsa e del fatto che la struttura aveva disposto la sospensione delle visite.

Dopo diversi giorni di silenzi o dati non aggiornati, la lettera del prefetto ha squarciato il velo su una tragedia dalle dimensioni enormi: “Ad oggi – ieri, ndr – si sarebbero verificati 44 decessi di ospiti della residenza borromea, non tutti determinati dalle complicazioni da Covid-19 – ha detto il sindaco Bianchi leggendo in un video su Facebook la missiva ricevuta dal prefetto -.

Per quanto riguarda la situazione all’interno della Rsa – aggiunge il prefetto nella lettera – sono state effettuate verifiche a campione all’interno della struttura con tamponi effettuati sia su personale sanitario sia sugli ospiti, da cui è emersa una “diffusione significativa del contagio che ha portato a ritenere gli anziani presenti complessivamente affetti da Covid-19”.

La direzione sanitaria su indicazione della locale Agenzia per la tutela della salute ha riorganizzato internamente gli spazi per consentire un “più efficace contenimento del contagio”.

Al contempo sono state sospese le visite dei famigliari per evitare che il contagio possa estendersi al resto del territorio comunale. Ats, ha scritto il prefetto nella lettera, ha poi “sollecitato la direzione della Rsa a fornire informazioni quanto più dettagliate possibili ai famigliari”.

Il sindaco, che ha chiesto una verifica ispettiva all’interno della Rsa, ha infatti sottolineato come le famiglie stiano soffrendo in maniera “indicibile, perché non poter star vicini ai propri cari e non capire cosa potrebbe succedere è indescrivibile”.

Una situazione purtroppo condivisa da molti famigliari di pazienti affetti da Coronavirus in queste settimane di emergenza. “Abbiamo cercato di attivare aziende sul territorio per fornirci camici, guanti e mascherine, che arriveranno a breve – ha detto il sindaco, che ha definito il momento “difficile” e la situazione “pesante”. Fonte: Fanpage.