CoronaVirus: Stati Uniti in ginocchio, New York chiude totalmente.

23 Marzo 2020 - 20:24

CoronaVirus: Stati Uniti in ginocchio, New York chiude totalmente.

CoronaVirus: Stati Uniti in ginocchio, New York chiude totalmente.

Negli Stati Uniti la crisi sanitaria dovuta al coronavirus peggiora con una brusca accelerazione. Con l’impennata di contagi di domenica, 22 marzo, gli Stati Uniti superano la Spagna e sono dietro solo a Cina e Italia.

Nel giro di 24 ore sono stati registrati circa 10mila nuovi casi degli oltre 30 mila totali. Il numero di morti è di 371. La situazione più inquietante è quella dello Stato di New York, dove da stasera entra in vigore il provvedimento con cui il governatore dem Andrew Cuomo ha ordinato di non uscire di casa e di fermare tutte le attività non essenziali.

Nello Stato di New York i casi hanno superato quota 15mila, circa la metà di quelli in tutti gli Stati Uniti, ed equivalgono al 5% di quelli del pianeta. I morti sono 114.

L’epicentro è proprio la Grande Mela, con 8.000 casi e almeno 76 vittime.

Il governatore dello Stato di New York Andrew Cuomo ha denunciato che New York non ha ricevuto alcun finanziamento dal primo pacchetto di aiuti federale nonostante sia lo Stato più colpito.

Poi ha invitato il presidente ad usare i poteri della Defense Production Act, la legge dei tempi della guerra con la Corea che consente alla Casa Bianca di ordinare alle imprese private di produrre materiale strategico. Come mascherine e respiratori, che aziende della Silicon Valley come Tesla e Apple stanno già realizzando per la California.

“E’ il governo federale che deve sollecitare e coordinare la produzione di attrezzature mediche indispensabili, anche per evitare pericolose concorrenze tra Stati”, ha spiegato.

Quindi ha chiesto che l’esercito costruisca al più presto quattro ospedali temporanei in città per far fronte alla carenza di posti letto, ammonendo che “contano anche i secondi per salvare vite”. Infine ha criticato aspramente quanti a New York continuano a frequentare luoghi o attività affollate, senza distanziamento sociale: “E’ un errore, un comportamento arrogante, irrispettoso e autodistruttivo”.

“E’ la crisi più grande dalla Grande depressione” del 1929, ha ammesso il sindaco Bill de Blasio, ammonendo inoltre che se non arriveranno respiratori entro 10 giorni moriranno persone che avrebbero potuto salvarsi.

Intanto il coronavirus è arrivato anche a Capitol Hill: il repubblicano Rand Paul è il primo senatore americano positivo, anche se ha assicurato di non avere sintomi. Mike Pence e sua moglie Karen invece sono risultati negativi al test.

Il bazooka di Trump, 4.000 miliardi per le aziende – Donald Trump vuole usare un bazooka da 4mila miliardi di liquidità per aiutare le aziende americane nei prossimi 2-3 mesi.

Lo ha annunciato il suo ministro del Tesoro Steve Mnuchin, spiegando in un’intervista alla Fox che la legge in discussione al Congresso Usa consente alla Fed di usare questa somma astronomica per sostenere l’economia americana avviata verso una recessione sempre più certa.

Il pacchetto di misure che si sta negoziando a Capitol Hill, che potrebbe avvicinarsi ai 2mila miliardi di dollari, include anche un assegno diretto di 3mila dollari per una famiglia media di quattro persone, prestiti agevolati per le Pmi e aiuti alle industrie più colpite, come le compagnie aeree. (TgCom)