Coronavirus, Salvini chiama Mattarella: rammarico e indignazione per insulti e minacce di Conte

11 Aprile 2020 - 15:27

Coronavirus, Salvini chiama Mattarella: rammarico e indignazione per insulti e minacce di Conte

Questa mattina il segretario della Lega, Matteo Salvini, ha chiamato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Al centro del colloquio telefonico, le dichiarazioni del premier Giuseppe Conte, nel corso del messaggio alla nazione, tenuto ieri sera, sull’emergenza coronavirus, sui provvedimenti socio-economici da prendere, in vista della cosiddetta “fase 2”.

Ad aver mandato in bestia il leader del carroccio, è stato l’attacco frontale, che il presidente del consiglio, a rivolto a lui e alla leader di FdI, Giorgia Meloni, denunciando apertamente le fakenews fatte circolare, sulla vicenda del Mes, tema caldo che vede da giorni, notevole contrapposizione tra l’opposizione e il Governo.

Secondo Conte, “il Mes esiste dal 2012, non è stato istituito ieri o attivato la scorsa notte come falsamente e irresponsabilmente è stato dichiarato da Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Questo governo non lavora col favore delle tenebre: guarda in faccia gli italiani e parla con chiarezza”.

Una posizione che, già nella serata di ieri, Salvini aveva condannato attraverso i suoi canali social. “Usare la tivù di Stato – ribadiva piccato – per dire falsità e fare un comizio contro Salvini e contro le opposizioni è roba da regime, roba da Unione Sovietica”.

Ma tornando a stamani, Salvini – nel corso della telefonata, che è stata anche l’occasione per lo scambio degli auguri di Pasqua – ha ribadito al capo dello Stato l’impegno di tutte le donne e uomini della Lega, sindaci, governatori, parlamentari e amministratori di tutta Italia, a fare di tutto per per salvare le vite dei cittadini oggi, e i loro posti di lavoro e risparmi domani.

Con l’occasione, il leader della Lega, ha anche espresso “rammarico e indignazione” per un Presidente del Consiglio che ha usato la diretta tivù non per informare e rassicurare gli Italiani, ma per insultare le opposizioni che – secondo l’ex ministro dell’interno “sono netta maggioranza nel Paese” – arrivando perfino a mentire, se non a minacciare.

Come si fa – ha chiesto Salvini al Capo dello Stato – ad avere un dialogo con chi si comporta così? Roba da regime sudamericano. Dal governo noi e milioni di Italiani ci aspettiamo risposte, ascolto e soluzioni, non polemiche o insulti.

Al capo dello Stato Salvini ha anche espresso grande preoccupazione per la situazione economica delle famiglie e delle imprese italiane, che dopo oltre un mese dalla chiusura non hanno ancora ricevuto un euro di aiuto dal governo e dall’Europa, ribadendo infine la contrarietà della Lega a qualsiasi utilizzo del MES sotto ogni forma.