Coronavirus, Rostan (IV): No a riduzione orari negozi, sostenere volontariato per consegne a domicilio

20 Marzo 2020 - 17:09

Coronavirus, Rostan (IV): No a riduzione orari negozi, sostenere volontariato per consegne a domicilio

“Ridurre l’orario di esercizio dei negozi che attualmente possono restare aperti sarebbe una scelta profondamente sbagliata che contribuirebbe ad alimentare il caos. Non è più il tempo di adottare vie di mezzo. O si provvede a  un ‘lock down’ totale per due settimane con il sostegno dell’Esercito, oppure è necessario porre in essere tutte le misure per limitare assembramenti.

La prima conseguenza di una riduzione oraria sarebbe, senza dubbio, un maggiore affollamento al loro esterno con un aumento preoccupante della carica di tensione che sfocerebbe in situazioni di ordine pubblico difficili da gestire. Mi riferisco in particolar modo alle farmacie e ai supermercati dove, già adesso, è possibile vedere lunghe code di persone che attendono molto tempo prima di poter entrare ed approvvigionarsi di quanto necessario.

E’ utile, al contrario, valutarne l’apertura h24 per ridurre ulteriormente gli assembramenti e le code.  Siano piuttosto rinforzati i controlli in strada da parte delle forze dell’ordine e dell’Esercito sugli spostamenti dei nostri concittadini e sulle reali necessità di abbandonare la propria abitazione”. Lo ha dichiarato Michela Rostan, vicepresidente della Commissione Affari sociali della Camera.

“Proprio nell’ottica di ridurre al minimo la circolazione delle persone – ha proseguito la deputata di Italia Viva – è invece importante sostenere economicamente i progetti portati avanti da tante associazioni di volontariato, che in questi giorni sono già operative in diversi comuni, per la distribuzione a domicilio della spesa.

In particolare ai nuclei composti da persone anziane o con persone immunodepresse in casa. Si riuscirebbe così a ridurre in modo consistente il numero di persone particolarmente vulnerabili al virus che girano  in strada per gli approvvigionamenti di cibo e medicine”.

“Bisogna limitare al massimo i comportamenti irresponsabili  e pericolosi che mettono seriamente a rischio l’incolumità stessa di chi li compie e di chi ha la sventura di stargli vicino. Sono ancora in troppi a non aver capito fino in fondo che l’unica arma per sconfiggere il virus è la riduzione del contagio.  Bisogna restare in casa”.