“Medici, infermieri, personale sanitario e ospedaliero, lavoratrici e lavoratori della filiera alimentare, dei servizi e della pulizia e delle forze armate, sono stati vittime del Covid 19 e, grazie a loro, sono state salvate milioni di vite e l’Italia ha potuto andare avanti nonostante l’emergenza coronavirus. Ad essi va il nostro riconoscimento perciò a questi Patrioti dedichiamo la celebrazione del prossimo 1° maggio”.
È quanto annuncia il Segretario Generale di Cnal, Salvatore Ronghi, a seguito di quanto deciso dalla Segreteria Confederale della Confederazione.
“È giusto dedicare la festa del lavoro a chi, con grande senso di responsabilità, ha continuato il proprio lavoro durante la pandemia, è stato in prima linea con grande amore e abnegazione e ci ha rimesso la salute e la vita – sottolinea Ronghi – , sono lavoratori che sono morti sul lavoro al servizio e per amore degli Italiani. Per questo motivo abbiamo chiesto al Presidente Mattarella un riconoscimento particolare per questi Patrioti”.
“Il Primo Maggio – continua il Segretario CNAL – eviteremo, ovviamente, manifestazioni di piazza, secondo le disposizioni anticovid 19, ma terremo una video conferenza nazionale, con l’intervento di rappresentanti delle categorie, di tutto il territorio nazionale, che hanno subito più vittime e rappresentanti della parte datoriale per confrontarci sulla ripartenza. Prima di essa, osserveremo un minuto di silenzio, ed invitiamo tutta l’Italia a farlo, per i lavoratori e le lavoratrici vittime del coronavirus”.
“La Confederazione CNAL, insoddisfatta delle politiche adottate da questo Governo, che si è caratterizzato per autoreferenzialità inconcludenza e mancanza di tempestività, sostiene che, dalla “Partecipazione” tra imprese e lavoratori può nascere una nuova primavera per la rinascita economica e sociale dell’Italia” – conclude Ronghi.