Coronavirus, nuovo Dpcm: da oggi le nuove zone, 12 regioni “arancioni”. Ecco che cosa è consentito e cosa no

17 Gennaio 2021 - 9:53

Coronavirus, nuovo Dpcm: da oggi le nuove zone, 12 regioni “arancioni”. Ecco che cosa è consentito e cosa no

Il nuovo Dpcm contenente le misure anti-Covid. In zona gialla sono: Trento, Molise, Campania, Basilicata, Sardegna e Toscana Confermato il divieto di spostamento dalle 22 alle 5 salvo esigenze lavorative, necessità o salute.

E’ vietato ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessita’ ovvero per motivi di salute.

È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Dal 15 febbraio sarà possibile svolgere le prove dei concorsi che prevedano la partecipazione massima di 30 candidati per sessione.

Aperti i musei dal lunedì al venerdì, in condizione che sia garantito il contingentamento degli ingressi per evitare gli assembramenti. Per la scuola alle superiori in presenza almeno al 50% e fino a un massimo del 75%. L’attività didattica ed educativa per i servizi educativi per l’infanzia, per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo di istruzione continua a svolgersi integralmente in presenza.

Aperti bar e ristoranti dalle 5 fino alle 18 nelle aree gialle, dopo le 18 consentito delivery e asporto (quest’ultimo fino alle 22). Per i bar però l’asporto è consentito solo fino alle 18.

Restano chiusi gli impianti nei comprensori sciistici che possono essere utilizzati solo da atleti professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale da Coni, Cip e dalle rispettive federazioni.

In zona arancione: Abruzzo, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria, Valle D’Aosta, Veneto E’ vietato ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute.

Sono consentiti gli spostamenti dai comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia.

Sospese tutte le attività di ristorazione, sempre consentito asporto (fino alle 22 per i ristoranti, fino alle 18 per i bar) e delivery. Chiusi, a eccezione delle biblioteche dove i relativi servizi sono offerti su prenotazione e degli archivi. In zona rossa: Bolzano, Lombardia e Sicilia Vietato ogni spostamento anche all’interno dei comuni, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute.

Si può andare una sola volta al giorno nel proprio comune, tra le 5 e le 22, a casa di amici e parenti al massimo in due persone (non si contano minori di 14 anni e persone disabili o non autosufficienti conviventi).

Per i comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti, le visite sono consentite per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia.

Stop alle attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attivita’ di vendita di generi alimentari e di prima necessità. Sono chiusi, indipendentemente dalla tipologia di attività svolta, i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici.

Restano aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie e le parafarmaci. Ristoranti e bar. Chiusi, ma è sempre consentito l’asporto (fino alle 22 per i ristoranti, fino alle 18 per i bar) e delivery. Sospese tutte le attività anche nei centri all’aperto.

E’ consentito svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con mascherina; è consentito anche lo svolgimento di attività sportiva esclusivamente all’aperto e in forma individuale.

Restano aperte scuola dell’infanzia, scuola primaria, servizi educativi per l’infanzia e primo anno delle medie. Le altre attività scolastiche e didattiche si svolgono esclusivamente con modalità a distanza.

  •