È uno dei troll più seguiti del web. Vincenzo Ceramica, alias Ermes Maiolica, ha fatto di nuovo centro con le sue bufale. Stavolta hanno abboccato all’amo migliaia e migliaia di utenti, arrabbiati per i suoi post contro i terroni.
Una stanza piena di studenti con una didascalia: “Oggi a lezione senza studenti del Sud! Una pace da non credere. Nessuno che urlava “iamme professó” “bella compá”. Sono tornato a casa più fresco di quando sono partito. Grazie al coronavirus Milano ora è vivibile e libera dal terrone”.
Sotto alla foto? Una montagna di like. Centinaia di condivisioni. Una marea di commenti, molti insulti. La verità? Si tratta di una bufala. Una bufala di pessimo gusto, creata da Ermes Maiolica, un metalmeccanico che con le sue “bufale” è riuscito (e riesce!) a prendere in giro una buona parte del paese.
Maiolica, in arte Vincenzo Ceramica, anche questa volta è riuscito nell’intento di prendersi gioco della rete, postando una foto sul proprio profilo Facebook, con il tag presso l’Università Bicocca di Milano, rendendo la fake credibile.
Non è stato l’unico post troll pubblicato in questi giorni. Ceramica aveva postato l’8 marzo un altro status: “Milano in una notte è riuscita a liberarsi di tutti i Terroni“, o anche “AIUTO! Stanotte sono stato a letto con una di Milano e stamattina quando mi sono svegliato lei non c’era più. Sono andato in bagno e ho trovato una scritta col rossetto sullo specchio “BENVENUTO NEL MONDO DEL CORONAVIRUS“.
Maiolica è stato definito più volte il Re delle Bufale, ma che in realtà non fa altro che evidenziare ancora di più una delle più grande falle dei social network: le fake news e l’estrema facilità con cui troppe persone cascano nelle trappole create ad hoc dai manipolatori della realtà.
Secondo quanto riportato dalla rete, Ermes Maiolica non è una persona che lucra sulle bufale: non è un pubblicitario né un comunicatore, ma un metalmeccanico di Terni. È un bufalaro del tempo libero. Una persona che più volte ha ribadito di volersi divertire creando scompiglio e agitando le acque. Un uomo che si definisce un “vecchio cane sciolto, punk e antisociale”.
Negli ultimi anni le sue bufale, sono arrivate un po’ nel newsfeed di tutti. La più celebre? Difficile dirlo ma nell’ottobre del 2016 fece credere a moltissimi italiani che Umberto Eco — morto sette mesi prima — avrebbe votato “Sì” al referendum costituzionale del 4 dicembre (definita Riforma costituzionale Renzi-Boschi).
Era riuscito anche, sfruttando il suo precedente “fake name” (Leonardo Piastrella) a farsi ritrarre con il leader della Lega, Matteo Salvini e postando sul suo profilo “Leghista per un giorno. Io e Matteo Salvini amici del cuore”. O con l’alias attuale, ad accreditarsi come sostenitore dell’ex presidente della Camera, Laura Boldrini e l’ex presidente del Senato, Pietro Grasso, scattando un selfie insieme a loro, all’ingresso di Montecitorio.
Negli ultimi mesi le sue bufale erano un po’ scomparse dai radar della rete e ciò è dimostrato anche dai post pubblicati sul suo profilo: non sono molti quelli che superano abbondantemente un migliaio di like. Maiolica, comunque, ha una sorta di “deontologia”: tutte le bufale di Maiolica sono comunque firmate.E quindi quando si legge il suo nome bisogna solo fare un solo collegamento mentale: “Quello che sto leggendo è tutto completamente falso”.