I vaccini: un’arma potentissima contro il Coronavirus. Siamo ormai “all’ultima curva”. Finalmente il mondo riesce a intravedere una luce in fondo al tunnel. I vaccini stanno procedendo a passo spedito e la loro efficienza si rivela giorno dopo giorno nei bollettini serali anti-covid. Ricordiamo che non molto tempo fa, circa 2 mesi, c’era un tasso di contagio pari anche al 15/20%, mentre ora siamo scesi ad una soglia pari del 3%. Tutto questo si è verificato grazie all’incidenza dei vaccini studiati, sperimentati e approvati dall’EMA, l’istituto mondiale della sanità. In Italia le cose stanno procedendo bene. La grande maggioranza delle persone non si è lasciata pregare accorrendo in massa nei vari hub e centri vaccinali dove vengono somministrate le dosi. Ciò che colpisce è stata la grande organizzazione messa in campo dal generale Figliuolo che ha favorevolmente impressionato i cittadini. La procedura è piuttosto semplice: infatti basta iscriversi alla piattaforma dell’ASL della regione in cui si è residenti e nel giro di una settimana si è chiamati in uno dei punti stabiliti per ricevere la somministrazione del vaccino. Anche in questi luoghi adibiti le cose avvengono in maniera piuttosto veloce con un tempo di attesa piuttosto ristretto. Tra la somministrazione e il “rilascio” del paziente intercorre un periodo di massimo 15 minuti.
Le varie iniziative per le vaccinazioni di massa
Questa celerità ha fatto in modo che si raggiungessero i circa 500.000 vaccinati al giorno con l’istituzione delle vere e proprie “notti bianche” come è successo a Napoli. Da ricordare infatti la curiosa ma efficace iniziativa da parte dell’ASL napoletana: sabato 23 maggio chi era in una fascia di età compresa fra i 30 e 39 anni poteva recarsi alla mostra d’oltremare per ricevere la somministrazione del vaccino inglese AstraZeneca, sempre previa iscrizione alla piattaforma. La mostra d’oltremare, luogo scelto per “l’evento”, è stata aperta tutta la notte con un accesso di circa 60.000 giovani che hanno aspettato pazientemente il proprio turno. Dopo l’iniziativa di Napoli anche le altre città italiane si sono adeguate con uguali proposte che hanno riscosso un grande successo tra i ragazzi, sempre più convinti che in queste manovre vi sia la fine di un incubo e un ritorno alla vita normale.
Le pericolose degenerazioni negazioniste
Purtroppo, vi sono tutt’ora aree di dissenso nei confronti dell’esigenza di vaccinarsi in massa. Ne sono testimonianza le diverse manifestazioni no-vax che vengono organizzate da tempo in Italia. Queste espressioni di dissenso sono caratterizzate dal totale disprezzo nei confronti sia del vaccino sia della mascherina o di qualsiasi altro sistema di protezione . Queste associazioni “negazioniste” sono degenerate in proteste di piazza piuttosto violente con scontri con le forze dell’ordine. Questo accade perché la mascherina o qualsiasi mezzo di protezione viene considerato, dai sostenitori del movimento no-vax, come una sorta di “bavaglio” da parte del governo e della sua pseudopropaganda. Alcuni di essi sono arrivati a sostenere l’assurda teoria che il vaccino sia uno strumento messo in atto dalle potenze mondiali per tenere la popolazione sotto controllo con l’aiuto di sofisticate tecnologie quali le, recentemente introdotte, reti 5g. In sintesi, saremmo agli albori della creazione di una “società orwelliana” molto simile al libro 1984 con un grande occhio che ci sorveglia tutti! Ciò che lascia sgomenti è che queste “tesi” trovano proseliti anche tra alcuni personaggi notoriamente appartenenti al mondo dello spettacolo, quali ad esempio Enrico Montesano. L’attore si è distinto in questi ultimi mesi come uno dei più ferventi esponenti del movimento no-mask, millantando la violazione delle libertà individuali e mistificando brani di letteratura per giustificare le proprie teorie. E’ ovvio che queste “dottrine“ sono state spazzate via dalle opinioni ben più autorevoli dei virologi che hanno definito queste dichiarazioni, senza mezzi termini, come spazzatura.
Ilaria Capua: ”Vaccinatevi per evitare nuove ulteriori ondate!”
In questo contesto si evidenziano le importanti dichiarazioni di Ilaria Capua, professoressa rinomata molto vicina agli ambienti Scientifici nella lotta alla pandemia. La Capua è intervenuta qualche giorno fa in alcune trasmissioni televisive. Ciò che ha colpito i telespettatori e ‘stata la serenità nelle sue dichiarazioni che hanno rasserenato la popolazione. La luminare si è espressa in termini favorevoli riguardo la situazione odierna. Riguardo alle associazioni negazioniste la Capua non ha voluto commentare la loro contrarietà alla mascherina ma ha ribadito l’enorme importanza della stessa nella prevenzione del contagio, elogiando il grande progresso nella distribuzione dei vaccini. La dottoressa ha affermato che in autunno avremo comunque ancora bisogno della mascherina, anche se ormai manca davvero poco alla fine di questo incubo. Si è parlato anche delle perplessità riguardo Astrazeneca, il famoso vaccino inglese ritirato in molti paesi europei tre quali Danimarca, Svezia e Germania. La Capua ha fatto dichiarazioni forti, ritenendo che il soggetto che lo rifiuta rischia di sovraccaricare ancora di più il sistema sanitario che solo adesso , dopo tante dolorose difficoltà con la morte di molte persone, sta “tirando la testa fuori dall’acqua”. Ilaria Capua ha lanciato un monito a tutta la comunità: se non riusciamo a vaccinare almeno il 50% della popolazione Italiana prima dell’autunno rischiamo di ripartire da zero dopo l’estate. La direttrice ha parlato anche del cosiddetto long-covid. Infatti chi non si vaccina rischia di sviluppare questa variante del virus con ripercussioni ed effetti futuri che gli scienziati non sono in grado di definire. Quindi è emersa sempre di più l’importanza di doversi vaccinare per non aprire le porte ad una nuova grandissima crisi sanitaria. Inoltre, ha tenuto a precisare che la protezione offerta dai vaccini si estende anche alle cosiddette “varianti”, soprattutto quella inglese che ha ormai soppiantato tutte le altre. Si è ribadito il concetto che ogni malattia è sottoposta a continue e mutevoli variazioni ma che non bisogna generare il panico perché queste sono dinamiche di infezione che sono scrupolosamente se monitorate e molto spesso scompaiono da sole.
Il punto dolente del vaccino Inglese
Sappiamo dello scetticismo riguardo Astrazeneca. Questo vaccino è stato accantonato a seguito di strane trombosi o morti in alcuni soggetti a cui è stato iniettato . La virologa ha rigettato con fermezza queste illazioni assicurando che la protezione vaccinale Inglese è sicura. La dottoressa si è soffermata sugli enormi passi in avanti nella vaccinazione ma ha anche ammonito che i risultati fin qui conseguiti non sono un “liberi tutti” dei comportamenti. Bisogna sempre attenersi alle regole basilari per combattere il virus,tra cui distanziamento sociale e mascherina, per scrivere la parola “fine” sulla pandemia e per ritornare alla nostra vita “normale” di tutti i giorni.