Coronavirus, infermiera positiva torna in ospedale per lavorare: denunciata

3 Aprile 2020 - 11:20

Coronavirus, infermiera positiva torna in ospedale per lavorare: denunciata

Una infermiera di Cassino (Frosinone) ha violato la quarantena per tornare in ospedale dove, a suo dire, avrebbe voluto aiutare i colleghi.

Ma è stata denunciata. È accaduto all’ospedale civile ‘Santa Scolastica’ di Cassino. L’infermiera, risultata positiva al Covid-19, era stata messa in quarantena dall’Azienda Sanitaria proprio per evitare il propagarsi del coronavirus nella struttura.

A che punto siamo con la pandemia di Coronavirus in Italia? “La situazione è ancora complicata.

Il messaggio è sempre lo stesso, tenere duro con le misure di distanziamento sociale finché non c’è un abbassamento ben più significativo della curva dei contagi. Non c’è altro modo. A nord piano piano i numeri iniziano a calare, ma è troppo presto per dirci fuori dall’emergenza. Anzi sarebbe grave pensarlo. A

l sud c’è stato più tempo per prepararsi, la situazione sta tenendo.

La stragrande maggioranza degli italiani sta dimostrando grande senso di responsabilità. Abbiamo visto gli aperitivi, le feste, ne abbiamo viste di tutti i colori, però tutto sommato, guardando i numeri, mi pare che il centro e il sud si siano preparati bene”: a rispondere è Ranieri Guerra, direttore generale aggiunto dell’Organizzazione mondiale della Sanità e componente del Comitato tecnico scientifico sull’emergenza coronavirus, secondo cui sarà al momento l’immunità post virus sembra reggere.

“Chi ha avuto un contatto, anche se asintomatico, ha sviluppato una risposta degli anticorpi può tranquillamente tornare al lavoro”, ha spiegato l’esperto. E alla domanda su quando usciremo da questa pandemia, Guerra risponde che “il lieto fine arriverà quando avremo un vaccino”.

“La mia speranza è che arrivi nel primo trimestre dell’anno prossimo. Per darlo a tutti si percorrerà la strada della licenza su brevetto, come avviene per tutti i farmaci risolutivi. È stato così per i farmaci contro l’epatite C. Qui non si tratta di far guarire un gruppo di malati, ma di salvare tutta la popolazione mondiale”, ha spiegato. Fonte: Fanpage.