Coronavirus in Italia, l’Organizzazione mondiale della Sanità: “Bisognava chiudere tutto prima”

31 Marzo 2020 - 14:00

Coronavirus in Italia, l’Organizzazione mondiale della Sanità: “Bisognava chiudere tutto prima”

Coronavirus in Italia, l’Organizzazione mondiale della Sanità: “Bisognava chiudere tutto prima”

“Al momento dello scoppio dell’epidemia in Cina ci sarebbe stata l’opportunità di 15/20 giorni in cui si sarebbe potuto intervenire con delle chiusure”.
Lo ha detto, intervistato a Agorà, su Rai Tre, Ranieri Guerra, vicedirettore generale delle iniziative strategiche dell’Oms.

“Io avrei chiuso – spiega Guerra – nel momento in cui l’allarme in Cina si è esteso con quei numeri e quelle dimensioni: si tratta di un virus molto aggressivo che non conosce confini, era inevitabile che arrivasse in Italia e in Europa. Io avrei ‘quarantenato’ la popolazione come successo dopo, non è stato fatto niente di sbagliato ma si sarebbe potuto anticipare di una quindicina di giorni”.

“La popolazione – continua – sin qui si è dimostrata estremamente disciplinata, con pochissime eccezioni. E infatti la curva di propagazione del virus ha rallentato. Le variabili sono tante, ma per avere un’Italia covid free – sottolinea Guerra – dovremo aspettare i dati dell’ultima regione in cui è partito il contagio. E comunque non c’è solo l’Italia, bisognerà monitorare attentamente la situazione quando verranno riaperti i confini con Paesi in cui il contagio è partito in ritardo”.

“L’Oms – spiega – non ha frenato néé cambiato raccomandazione, che resta sempre la stessa: identificare i casi sospetti e i loro contatti e su quelli aumentare al massimo l’uso dei tamponi”.

“Il problema maggiore- ribadisce Guerra – resta quello della tracciatura dei contatti che sola può consentire di vincere l’epidemia, e il contatto va tamponato nel momento in cui viene indicato come tale, non nel momento in cui emergono dei sintomi”.
Fonte: blitzquotidiano.it