Coronavirus in Campania, i giovani della movida: “Noi meno colpiti, mica possiamo stare a casa”

9 Marzo 2020 - 15:35

Coronavirus in Campania, i giovani della movida: “Noi meno colpiti, mica possiamo stare a casa”

Coronavirus in Campania, i giovani della movida: “Noi meno colpiti, mica possiamo stare a casa”

Sfidano gli inviti e le regole imposte da Regione e Governo. I giovani della movida di Napoli non si lasciano spaventare dal coronavirus e mettono a rischio la propria salute e quella dei propri cari coltivando relazioni e contatti sociali. Da Piazza Bellini a via Chiaia, passando per via Aniello Falcone, il mondo della vita notturna non si ferma. E sconcertano le risposte e le giustificazioni accampate da tanti ventenni che non sono disposti a rinunciare alle loro serate di svago.

Basta dare un’occhiata alle opinioni raccolte da “L’aria che tira“, il programma di attualità condotto da Mirta Merlino su La7. Nel servizio dal nome “la movida non si ferma a Napoli”, fioccano tante risposte fantasiose, ai limiti del cinismo. “Lo può dire il Governo, lo può dire chiunque ma io a 25 anni non mi chiudo in casa”, dice una ragazza. “Finché si può, si esce”, aggiunge un’altra. “Continuo a fare la mia vita”.

Un ragazzo prova invece a dare una spiegazione più razionale, sulla base della disinformazione che circola anche in rete negli ultimi giorni: “E’ un’influenza. C’è troppa psicosi in giro. Si chiama coronavirus adesso, ma resta un’influenza”. E poi c’è chi ne fa una questione generazionale: “Noi siamo giovani, siamo meno soggetti a essere contagiati. Quindi usciamo e ci divertiamo“. E infine chi si mostra persino orgoglioso della propria scelta nonché convinto di sostenere la causa del Paese: “Se usciamo aiutiamo l’economia, contribuiamo a farla girare”.

A nulla sono valse le raccomandazioni e le numerose diffide di sospensione inoltrate a tanti localini della movida, migliaia di ragazzi si sono riversati nelle strade. Molti commercianti non garantiscono all’interno delle attività il rispetto della distanza di un metro. I ragazzi si accalcano a ridosso dei tavolini e degli ingressi, incuranti dei divieti imposti dal decreto ministeriale. Non va meglio neanche in provincia. Tanti i bar e i lounge bar dell’agro aversano e dell’hinterland giuglianese presi d’assalto dai giovani in questo weekend.
Fonte: Teleclubitalia.it