Decreto sostegni bis: nuovi bonus a precari e sportivi. Governo al lavoro. L’esecutivo in questi ultimi mesi ha emanato rilevanti provvedimenti per far ripartire l’Italia. Disposizioni di natura economica molto spesso richiesti dalle associazioni particolari dei cittadini per
suggerire all’esecutivo le esigenze più impellenti delle varie categorie lavorative. Misure importanti che vanno dalla riconferma della “cassa integrazione”, ovviamente solo per chi ne ha i requisiti, al “bonus vacanze”, al” bonus spesa” e così via. Rimedi disposti dal Governo per ripartire con prontezza e guardare con con fiducia al futuro. Provvedimenti che sono stati emanati ed eseguiti in maniera molto veloce grazie
alla notevole celerità della campagna vaccinale promossa dal generale Figliuolo che ha mantenuto le promesse fatte, quando nel giorno della sua nomina ha dichiarato che l’obiettivo del governo era di arrivare alla somministrazione di 500000 vaccinazioni al giorno per la fine di Maggio , cosa che si sta puntualmente verificando.
Le “conseguenze” del vaccino
Questa “corsa al vaccino” ha permesso graduali aperture avviando quella tanto agognata ripresa economica ambita da tutti gli esercenti dopo un anno e mezzo di restrizioni. Con il decreto “sostegni bis” sono state stabilite nuove indennità economiche indirizzate al settore dello sport e a quello dei cosiddetti “operatori stagionali”. Va detto che queste categorie non sono coperte da cassa integrazione, ma vivono sul ricavato che giorno dopo giorno riescono ad ottenere col loro duro lavoro . Tra questi ricordiamo i lavoratori occasionali, lavoratori a termine, collaboratori sportivi e pescatori. Il governo Draghi si sta muovendo in modo molto rapido per soddisfare i bisogni dei settori lavorativi coinvolti , ricevendo il plauso delle varie associazioni cittadine e dei sindacati. D’altronde il premier, nel giorno del suo insediamento, era stato chiaro:” nessuno resterà indietro”.
Nuovi bonus economici a precari: ecco i rinnovi
E’ stato ordinato un robusto sostegno economico, circa un miliardo di euro, a favore delle fasce lavorative in difficoltà, in modo che i lavoratori dei settori coinvolti non si vedessero abbandonati ma anzi incentivati nel perseguire gli obiettivi stagionali. Rinnovi di questi sussidi economici che sono stati cercati e voluti fortemente dai tanti settori ormai allo stremo e ,una volta confermati, hanno dato grande fiducia verso il futuro ai cittadini. In questo contesto si inseriscono i rinnovi del “bonus” destinati ai lavoratori agricoli, circa 800 €, e il sostentamento economico garantito alla categoria dei pescatori autonomi, circa 950 €.Inoltre è stata rinnovata l’ indennità per i collaboratori dello sport, che oscilla tra i 500 e i 1.600 €. In più è stato riconosciuto un indennizzo “una tantum” di circa 1600 euro per i cittadini che hanno beneficiato di un’indennità nel precedente decreto sostegni. Va ricordato che i lavoratori menzionati non possono usufruire della cassa integrazione, nonostante le serie difficoltà subite in questo ultimo anno segnato dalla pandemia. Il decreto “sostegni bis “si muove in questa direzione affinchè queste categorie possano avere quegli aiuti finanziari fondamentali per uscire dal tunnel dell’ indigenza e tornare a lavorare nel miglior modo possibile ed in maniera veloce.
I dettagli del decreto appena discusso e approvato
Andiamo a scoprire effettivamente la reale entità dei “bonus economici” discussi e le categorie che ne possono godere. Bisogna ricordare che le categorie lavorative interessate a queste forme dia assistenza statale sono varie . Vediamole nel dettaglio: si tratta dei dipendenti stagionali, ossia quei lavoratori che molto spesso lavorano solamente nel “periodo estivo” che va dal mese di maggio a fine settembre e che sono inseriti nel settore del turismo e degli stabilimenti balneari. Lavoratori che molto spesso hanno un contratto a tempo determinato e che si mettono in mostra dando sfoggio delle loro qualità e capacità per essere riconfermati l’anno seguente. Gli altri interessati sono gli autonomi che non hanno partita iva, i lavoratori “a prestazione” ed infine i venditori a domicilio. Quindi si tratta di assistenti e operai cui lo
stipendio fisso non è assolutamente garantito e che sono considerati come “precari”. Ma il governo non li ha lasciati soli anche se la pandemia determinata dal covid-19 ha bruciato milioni di posti di lavoro che l’esecutivo sta provando a recuperare.
Nuove indennità anche per i collaboratori sportivi: cosa sono e a quanto ammontano.
Si parla sempre troppo poco del settore sportivo . Molto spesso lo sport esercitato al chiuso , di squadra, all’aria aperta e così via, e’ stato sottovalutato e non tenuto in considerazione dai sostentamenti economici precedenti. La svolta è arrivata a maggio di quest’anno, quando, grazie alle ordinanze approvate, sono stati garantiti dei cospicui aiuti economici a favore dei lavoratori sportivi. Possiamo dire, senza ombra
di smentita, che lo sport come il mondo dello spettacolo e del turismo è stato fortemente danneggiato dagli effetti disastrosi del coronavirus con la chiusura totale delle tante strutture adibite all’attività sportiva . Lock down che ha determinato una crisi economica senza precedenti, ma l’esecutivo si è mosso affinché non vi fosse la cessazione delle attività suddette. Da metà maggio infatti, le palestre come le piscine sono
aperte, anche se con rigorose norme da rispettare sul piano della sicurezza e dell’ igiene personale, ma sembra che tutto stia andando per il meglio. A queste aperture graduali sono seguite delle importanti novità a favore dei collaboratori delle varie federazioni sportive e delle associazioni riconosciute dal Coni .Questi enti hanno subìto un drastico calo delle entrate e in molti casi la fine delle attività ludiche e sportive ad esse collegate. Bisogna dire che l’ importo dell’ indennità dovrà essere calcolato in base ai compensi fatturati nell’anno 2019 e dovranno basarsi sulle fatture emesse.
A quanto ammontano i bonus
Questi rimborsi possono essere vari. Infatti vanno dai 1.600 € garantiti a chi ha fatturato e registrato compensi di importo superiori ai 10.000 € annui, poi ci sono i 1.100 € assegnati a chi ha percepito compensi annui che vanno dai 4000 ai 10.000 € e infine parliamo di una somma pari a 540 € a chi ha fatturato meno 4.000 € nel 2019. E’ovvio che da queste indennità sono stati esclusi i collaboratori sportivi che percepiscono il reddito di cittadinanza o il reddito di emergenza. Un’ulteriore prova di serietà e di coraggio da parte dell’esecutivo in essere, che dimostra ancora una volta, attraverso queste ordinanze di natura pecuniaria a favore dello sport, la
propria vicinanza alle esigenze dei cittadini anche in ambito ricreativo.