Coronavirus: Giuseppe Nappa “Vi racconto la mia battaglia contro il nemico”
“Vi racconto la mia “guerra” contro il nemico invisibile.
Mi chiamo Giuseppe Nappa, sono un ragazzo di 32 anni, un giornalista che ama il suo lavoro e direttore responsabile dell’ e-Magazine Occhio All’Artista Magazine.
Tutto è incominciato a fine febbraio con una piccola “febbricciattola” e malesseri vari che riconducevano tutti ad una semplice influenza… ma più passavano i giorni e più il mio corpo cambiava… i polmoni sembravano sassi, il respiro era affannoso e la febbre non scendeva mai… tre medici mi hanno visitato e nessuno pensava potesse essere il CoronaVirus.
Era la mattina dell’otto Marzo quando decidiamo di chiamare l’ambulanza e così mi ritrovo all’ospedale Cotugno di Napoli.
Ero davvero messo male, ma nonostante ciò i dottori non pensavano fosse il virus, un caso strano il mio direi… le analisi sono brutte… decidono di farmi il tampone. Il lunedì 09 Marzo, un lunedì che non dimenticherò piu, mi danno la notizia della mia positività al covid-19.
Da quì è iniziata la mia battaglia contro il nemico…. mi danno la cura: antivirali, prendevo tante pillole al giorno divise tra mattine a sera oltre ad antibiotico per scongiurare altre infezioni batteriche.
Quello che mi preme più sottolineare e raccontare è stata la solitudine… i primi giorni ero solo a combattere, fortunatamente poi è arrivato un ragazzo di nome Giampaolo, anche lui positivo come me, siamo stati insieme quasi 15 giorni, ci siamo fatti forza regalandoci qualche canzone, battuta e la speranza di farcela e tornare presto a casa. Credetemi è davvero brutto dover lottare e non avere neanche i propri cari vicino!! I dottori sono sempre con le tute, entrano per parametri e visite, non hai mai il quadro chiaro di come stiano le cose e se stai guarendo… perché purtroppo questa malattia può avere tanti risvolti.
Per questo con la mia esperienza ci tengo sia a dare un messaggio di positività a tutti, perché il virus si può sconfiggere, ma allo stesso tempo spero che tanti di voi capiate la gravità della situazione. Restate a casa fatelo per voi e per chi amate!!!
Per ultimo, ma non ultimo, voglio ringraziare tutti i dottori e gli operatori sanitari che stanno svolgendo un lavoro certamente non facile, ogni giorno sentivo dalla mia finestra ambulanze che arrivavano… è difficile credetemi anche per loro!
Oggi io posso dire di essere clinicamente guarito dopo ben 4 tamponi negativi, invece di due come previsti da protocollo dall’OMS.
Il Covid-19 purtroppo non è una semplice influenza, ma se restiamo a casa andrà tutto per il meglio e così permetteremo ai medici a tutti di poter guarire altre persone come me.
Un abbraccio e buona Pasqua a tutti voi”
Giuseppe Nappa