“La Regione investa sui tamponi come il Veneto. Il rischio che in Campania l’euforia della Fase 2 prenda il sopravvento sulla sorveglianza sanitaria attiva è molto concreto. Anche tra le istituzioni”. Così Ermanno Russo, vicepresidente del Consiglio regionale di Forza Italia.
“La Giunta regionale ha il dovere di investire ogni risorsa, strumentale e umana, per migliorare la propria performance nel fare tamponi a tappeto. Il Veneto in questo campo ha molto da insegnare alla governance campana”.
“Il governatore Zaia non ha esitato a dotare la propria sanità di una macchina completamente automatica in grado di processare 9 mila tamponi al giorno. Perché in Campania non si può fare?”.
“Acquistare in Olanda per circa 400 mila euro una macchina in grado di portare il Veneto alla soglia dei 20 mila tamponi al giorno si è rivelata una scelta indovinata”, evidenzia Russo.
“La Campania invece è terzultima in Italia per numero di tamponi. Un primato negativo, che diventa allarmante in vista sopratutto di un ritorno dell’emergenza sanitaria”, spiega il vicepresidente del Consiglio regionale.
“Non si capisce quale sia il piano della Regione in questa Fase 2 dal punto di vista della sorveglianza sanitaria. Le USCA (Unità Speciali di Continuità Assistenziale) sono un miraggio, tamponi se ne fanno pochi e con tempi di attesa per le risposte ancora biblici, gli organici sono sottodimensionati e misti, con specialisti che operano ancora sia in strutture COVID che non COVID. Non possiamo starcene con le mani in mano aspettando la ricaduta”, rincara Russo.
“Si parla tanto di vaccino – aggiunge – ma siamo sicuri che la Campania sia in grado di organizzare una capillare campagna vaccinale? Se il termine di paragone, fatte le debite proporzioni, è quello dei tamponi, si prevedono tempi duri per i nostri concittadini”.
“Con i tamponi – evidenzia Russo – non si sta vedendo un’organizzazione all’altezza dell’emergenza. Dovremmo approfittare del calo dei contagi per monitorare tutti e, invece, non si investe in strumentazioni all’avanguardia, materiali e risorse umane. Questa è una guerra di trincea, non una guerra lampo, inutile lavorare in assetto emergenziale anche con i numeri che attualmente presenta la Campania. Serve programmare e acquistare ora ciò che serve per un censimento della popolazione. Basta azioni istintive, pianifichiamo e riorganizziamo il sistema dell’assistenza prima che sia troppo tardi”, conclude Russo.