Coronavirus, De Luca: picco alla fine della prima settimana di aprile, ma garantisco che ce la faremo

27 Marzo 2020 - 15:56

Coronavirus, De Luca: picco alla fine della prima settimana di aprile, ma garantisco che ce la faremo

“Siamo in guerra e come in tutti i momenti come questi, ci sono fenomeni di accaparramento, di mercato nero e di speculazione sui prezzi. Ci sono altri che pensano di sfruttare l’emergenza mettendo sul mercato farmaci assolutamente inutili. Abbiamo verificato addirittura l’assalto ad alcuni prodotti ad alcune forniture che dovevano arrivare nella nostra regione, ma abbiamo la fornitura una settimana fa che è stata bloccata. Abbiamo altri soggetti in campo che si propongono come intermediari con le aziende che producono mascherine, ventilatori e pretendono il pagamento anticipato senza dare garanzie sull’arrivo del materiale acquistato”

Così il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel corso del consueto appuntamento settimanale, per fare il punto sull’emergenza coronavirus .

“Siamo in guerra – ribadisce De Luca – e come in tutte le guerre, c’è chi propone soluzioni miracolistiche campate in aria, una diffusione irresponsabile di notizie false. C’è gente che si diverte anche nei momenti drammatici di diffondere stupidaggini, poi come sempre quando i periodi di emergenza di crisi si prolungano, c’è anche l’emergere un poco alla volta di un dibattito su temi anche importanti, ma assolutamente fuori luogo in questo momento. La democrazia liberale, lo stato di diritto per l’amor di Dio, sono questioni decisive, ma mi pare francamente che sia totalmente astratto aprire questi problemi quando si tratta di contenere un contagio che può diventare più drammatico più di quanto già non è stato nel nostro territorio”

“Vorrei ricordare a tutti quanti che – prosegue il governatore campano – ci teniamo tutti alla libertà ovviamente, ma vorrei ricordare che la prima libertà che deve garantire lo stato di diritto è la libertà di vivere, ed oggi questa libertà non è garantita ai nostri concittadini e quindi tante misure anche se vere che vengono prese hanno l’obiettivo di garantire questa che è la principale libertà che lo Stato deve garantire. Qualcuno ha sollevato i problemi della privacy, ma si vuole controllare il cittadino, si mettono i piedi iniziative per controllare le persone contagiate, non è evidente che bisogna limitare questa libertà”.

Il Presidente della Regione Campania è intervenuto sulla questione del modello Corea, tanto richiamato da alcune forze politiche per il rispetto delle regole. “Il controllo in Corea avviene ai cittadini ad uno ad uno non quelli sintomatici tutti come sistemi informatici e telefonici, con i controlli delle carte di credito. Sono stati controllati tutti causa pericolosa esagerata, ma il modello Corea era quello fondamentalmente non altro. Allora noi dobbiamo fare i conti con tutte queste cose che sono normali. Combattere i comportamenti che tendono a sottovalutare la gravità del problema. Dobbiamo tenere i nervi saldi e sapere che il problema c’è ed è drammatico finché non lo avremmo risolto definitivamente. Abbiamo adottato misure anche più rigorose rispetto al governo e lo abbiamo fatto in anticipo. Il governo ha preso delle misure che io condivido molto più rigorose di sanzioni per chi va in giro a perdere tempo”.

Per il governatore campano “Arriveranno i risultati. Bisogna stringere i denti e avere fiducia. La battaglia non si vincerà a brevissimo, ma sarà vinta se faremo i sacrifici che vengono richiesti. Nessuno di noi e meno che mai chi ha responsabilità istituzionali ha e avrà una vita tranquilla. Io ho lanciato un appello forte al governo in relazione al problema della Campania e al tema delle forniture che non arrivano. Ho parlato in maniera forte perché tutti quanti ascoltassero. Ci sono momenti nei quali bisogna alzare la voce ma non per mancanza di solidarietà verso il governo a  cui ci sentiamo pienamente solidali con il lavoro del governo e della protezione civile  con chi è impegnato davvero dalla mattina alla sera a fare un lavoro immane, ma abbiamo il dovere di dire la verità quando i problemi emergono e dobbiamo avere il coraggio di parlare chiaro”.

“Il mio linguaggio è – sottolinea De Luca – quello della verità, perché questo rende credibile quello che dico. Nessun problema, nessun equivoco, nessun conflitto. Parliamo chiaro per affrontare per tempo e per risolvere i problemi che riguardano tutti gli italiani, nessuno escluso tranne ovviamente gli sciacalli. Fra le varie tipologie che emergono nei periodi di emergenza, c’è anche la tipologia dello sciacallo. Le critiche vanno bene, ma vanno ancora meglio se ci aiutano a risolvere i problemi, non se rimangono critiche. Noi siamo in periodo di guerra e dobbiamo fare i conti anche con l’emergere di gruppi associazioni che aggravano i problemi. Sono arrivate ieri 71000 mascherine e 2100 tute di protezione. Mi hanno detto questa dotazione dura 8 ore negli ospedali. Quindi mi auguro che sia solo l’inizio di un programma di forniture adeguato alle esigenze che abbiamo negli ospedali”.

“Dobbiamo sapere che – prosegue De Luca – sarebbe da stupidi immaginare che tutto possa andare bene. Chiaro che stiamo facendo una corsa contro il tempo e allora vorrei chiedere a quelli che fanno i critici di professione: voi ricorderete lo sketch del trio Aldo Giovanni e Giacomo? Giacomo fa la parte del pensionato che non avendo niente da fare ma in giro per strada e dare fastidio e crede che stanno facendo i lavori stradali, fa il direttore mattonella qui un po’ spostata qui vabbè finché non lo mandano a quel paese. Io continuo sempre a meravigliarmi che ci siano persone che trovino lo spirito del tempo con questi Chiari di Luna di pensare a fare speculazioni politiche. Ma come ho detto ai miei collaboratori, ricordatevi che noi in Campania dobbiamo combattere contro due nemici: il primo è il coronavirus, il secondo sono i porta “seccia”,  che per i nostri amici di Milano sono chi porta sfortuna, dotati di poteri oscuri”.

“Abbiamo sollevato con forza il problema delle forniture perché se ci arrivano le forniture come abbiamo detto ai nostri concittadini, il problema è governabile tranquillamente. Ma ci devono arrivare, non possiamo arrivare al punto che mancano le forniture per cui non puoi dotare di sistemi di protezione i medici del pronto soccorso, i medici in reparti medici medicina generale. È chiaro – aggiunge – che la cosa diventa più complicata i dati di oggi della Campania sui dati di ieri abbiamo avuto ieri 135 nuovi contagi per un numero complessivo di 1454 contagiati. Abbiamo in terapia intensiva 101 ricoveri dove ricoverati 448 nostri concittadini più quelli in isolamento domiciliare. 135 eravamo fino alle 11 di ieri sera,ma credo 80-85 verso mezzanotte sono arrivati i dati i dati dei tamponi fatti nella casa per anziani la RSA Madonna dell’Arco Madonna dell’Arco a Sant’Anastasia. 52 persone anziane con il contagio di coronavirus e siamo arrivati a 135 ora per darvi anche qui un un’informazione su come lavoriamo”. Poi De Luca mostra un grafico dove sottolinea “la proiezione dell’algoritmo”,  elaborato dal dottore Parrella. “Allora -conclude -secondo le previsioni noi dobbiamo prepararci ad avere il picco alla fine della prima settimana di aprile.Ma ce la possiamo fare a condizione lo ripeto che ogni livello faccia la sua parte”.