“Affrontare epidemia in Campania è sfida terribile. Degrado urbano, tensioni sociali e illegalità, abbiamo dovuto affrontare a Mondragone. Abbiamo affrontato i problemi con concretezza. Oggi Campania è a contagio zero al netto di Mondragone. Nei prossimi mesi dobbiamo garantire che Campania resti a contagio zero. Cercheremo noi i contagi. Non vogliamo coprire i problemi ma vogliamo risolverli e tutelare le nostre famiglie. Faremo tamponi di massa”.
Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel corso della consueto punti sulla situazione di Mondragone (prevista la visita di Matteo Salvini lunedì 29 giugno) sui contagi e sulle importanti iniziative che la Regione Campania sta mettendo in campo nei cari settori.
“Per 10 anni non si sono affrontati problemi di Mondragone. Oggi interveniamo in una situazione incancrenita da anni. Abbiamo trovato negli appartamenti decine di persone ammassate. Oggi apre la bocca ci mai ha fatto nulla. Una donna bulgara ha partorito a Sessa Aurunca. Ogni paziente viene sottoposto a tampone. Risulta positiva, mentre il bimbo no. Ricostruiamo i rapporto della donna. Individuiamo un altro positivo e scopriamo questo assembramento nelle palazzine di Mondragone. faccio ordinanza e metto in quarantena le 5 palazzine. Le isoliamo e facciamo tamponi a tutti. Nella notte tra lunedì e martedì alcuni residenti sono scappati, diciannove, di etnia bulgara e rom. Li abbiamo individuati tutti. Abbiamo fatto i tamponi. Chiedo al ministro dell’Interno ausilio. Quell’area va presidiata anche di notte”.
“La Regione fa le ordinanze, ma le forze dell’ordine devono garantire il controllo. Il ministro garantisce i presidi di tutela a Mondragone, ma le forze per me erano insufficienti e concordiamo l’arrivo dell’esercito. I 70 uomini che avevo chiesto a inizio epidemia vengono mandati a Mondragone. Le messa in quarantena deve durare 15 giorni. C’è stata un po’ di tensione. Le regole si rispettano. Ho chiamato l’ambasciata bulgara chiedendo che i loro concittadini rispettino la quarantena. Non c’è nessuna discriminazione, non ci importano le nazionalità. Abbiamo fatto 743 tamponi, i positivi sono 43. Nove nella palazzina dei clochard italiani, il resto sono bulgari e rom”.
“E’ obbligatorio uso mascherina anche all’aperta a Mondragone. Lì sono vietati assembramenti ed eventi e manifestazioni. Rischiamo di moltiplicare i contagi. Obiettivo spegnere il focolaio. Da oggi sono presenti due camper per fare tamponi a tutti i cittadini di Mondragone dell’area circostante alle palazzine. La provincia di Caserta aveva finora retto bene il contagio. Cittadini di Mondragone state tranquilli”.