Coronavirus, De Luca: Abbiamo salvato la Campania, mascherine obbligatorie dal 3 maggio

17 Aprile 2020 - 17:13

Coronavirus, De Luca: Abbiamo salvato la Campania, mascherine obbligatorie dal 3 maggio

“Nulla sarà come prima”. Così il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, parte da questo assunto per poi rilanciare la qualità delle azioni messe in campo per il coronavirus: “Abbiamo salvato la Campania con le nostre decisioni. Con comportamenti rigorosi, con scelte difficili e con il senso di responsabilità dei nostri concittadini”.

Di qui la stoccata a chi, ogni giorno si scaglia contro il governatore campano. “C’è ancora qualcuno che – ricorda – in Italia tenta di sporcare la nostra immagine. Sono in crisi di astinenza, non riescono ad abbandonare le vecchie abitudini. Ma in questo caso non hanno argomenti per speculare. Non perdiamo tempo con queste miserie. La verità è che abbiamo dimostrato di essere modello di capacità amministrativa e di efficienza. Se continueremo così, la Campania sarà la prima a uscire dal tunnel”.

La diretta facebook di oggi ha rappresentato il là per la Regione Campania, di immaginare la cosiddetta “Fase 2”, che dovrà essere graduale, senza pressioni da parte di nessuno e sopratutto senza la smania di riaprire tutto, a tutti i costi.

Per De Luca “Molti governatori di alcuni regioni del Nord e anche del Sud, premono per affrettare la ripresa di tutto” ma se ciò dovesse avvenire “noi siamo pronti a chiudere i confini della nostra Regione, cioè emanare un’ordinanza nella quale vieteremo ingresso ai cittadini delle regioni dove c’è ancora un elevato contagio da covid. Non potremmo fare altrimenti”.

E allora la soluzione offerta da De Luca è una sola: riapertura graduale delle attività in Campania. “La ripresa va accompagnata da un piano di sicurezza sanitaria. Riprendere attività economiche ma anche garantire sicurezza sanitaria. Abbiamo iniziato il confronto con le categorie economiche e contemporaneamente stiamo lavorando per stabilire un protocollo di sicurezza da dare a tutti. Nel frattempo partiamo con uno screening di massa sul territorio. Abbiamo fatto test rapidi al personale sanitario, ora stiamo facendo i tamponi. Questa è la procedura. Poi estenderemo alle forze dell’ordine e alle fasce deboli, e ancora a quelli che intendono riavviare attività produttive. A seguire estenderemo ad altri i controlli”.

La fase 2 che secondo il Dcpm e le ordinanze regionale, potranno iniziare dal 3 maggio, dopo esattamente due mesi di “quarantena”. Ma nel mentre si pensa agli aspetti di natura economica e sociale, dall’altra nulla resta al caso, sotto l’aspetto sanitario. Da qui l’obbligo dell’uso delle mascherine. “Stiamo già distribuendo 3 milioni di mascherine perché dal 3/4 maggio l’uso delle mascherine – ribadisce il presidente della Giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca, nel corso di una conferenza sull’emergenza Coronavirus – sarà obbligatorio. Le mascherine (in confezione da due), arriveranno, – ha spiegato De Luca – nelle case dei campani, grazie ad una intesa con le Poste Italiane. Al momento è stata avviata la distribuzione alle categorie a rischio”.

Ma non solo l’obbligo delle mascherine. De Luca ribadisce che la Campania, ha avviato un Piano per uno “screening di massa sul territorio”. “Abbiamo fatto test rapidi al personale sanitario, ora stiamo facendo i tamponi. Questa è la procedura. Poi – sottolinea – estenderemo alle forze dell’ordine e alle fasce deboli, e ancora a quelli che intendono riavviare attività produttive. A seguire estenderemo ad altri i controlli”

Sul fronte ospedaliero, invece, sarà predisposto un intervento che prevede di separare le strutture Covid dagli ospedali per consentire la normale ripresa delle cure per gli altri malati. “Evitiamo la promiscuità – dice De Luca – in modo da riprendere a fine aprile la normale attività negli ospedali”.

Dunque il “modello Campania” prosegue a vele spiegate. Ma non bisogna abbassare la guardia. “Nell’ultima settimana l’andamento del contagio è abbastanza tranquillizzante. Se manteniamo comportamenti corretti e prudenti, con questo andamento noi a metà maggio, come regione Campania, siamo fuori dall’emergenza coronavirus”,ribadisce De luca.

“Se manteniamo il rigore che abbiamo mantenuto in questo mese – conclude De Luca – a metà maggio potremo davvero dire di avere  sconfitto il coronavirus in Campania. Ma dobbiamo avere la forza di  mantenere comportamenti corretti, ma davvero oggi abbiamo tutte le  possibilità di vedere pienamente la luce in fondo al tunnel”.

Il presidente della giunta regionale rivela anche di aver parlato con il premier Giuseppe Conte per criticare l’operato del ministero del Mezzogiorno. “Ritardi sconcertanti e intollerabili dal ministero del Mezzogiorno per ottenere risorse dal Fondo di sviluppo e coesione per il piano sociale regionale campano – ha precisato De Luca – e ne ho parlato un’ora fa con il premier: non possiamo prenderci il lusso di perdere mesi per un timbro ma decidere ad horas, perché sono risorse vitali per le nostre aziende. Noto inoltre che quando cerchi qualcuno nelle istituzioni tutti sono in videoconferenza, che nove volte su dieci sono perdite di tempo che produrranno mutazioni genetiche. Ci troveremo ministri con la testa di tablet. Senza offesa”.