Coronavirus, cumana presa d’assalto. De Gregorio (Eav): eviteremo affollamenti eccessivi. Cesaro (FI): convocare subito commissione trasporti

4 Maggio 2020 - 17:53

Coronavirus, cumana presa d’assalto. De Gregorio (Eav): eviteremo affollamenti eccessivi. Cesaro (FI): convocare subito commissione trasporti

Numerosi passeggeri costretti a viaggiare ammassati l’uno addosso all’altro sulla ferrovia Cumana di Napoli, in barba ad ogni dispositivo di sicurezza contro il coronavirus. La denuncia giunge dai sindacati Usb partenopei, che raccontano di come a bordo dei treni EAV vi siano stati “zero controlli e zero distanziamento sociale”.

Secondo Adolfo Vallini dell’Esecutivo Privinciale USB Lavoro Privato, “Su ferrovia Cumana nessun controllo e pendolari ammassati”, in particolar mondo, a bordo del treno della Cumana che ha lasciato la stazione di Licola alle ore 7:00, giungendo poi alla fermata di Montesanto cinquanta minuti dopo, alle 7:50. “Una situazione drammatica – prosegue il numero uno di Usb Napoli – che mai ci saremmo aspettati di vedere, in barba alle linee guida emanate del Ministero dei Trasporti e Infrastrutture”.

I sindacati chiedono che l’EAV adotti fin da subito “senza indugio alcuno”, un piano per fronteggiare meglio la fase 2 dell’emergenza coronavirus, scattata oggi, e che ha visto il ritorno al lavoro di più di quattro milioni di persone dal nord al sud della nostra penisola.

La replica del presidente dell’Eav, Umberto De Gregorio è arrivata a stretto giro: “Stamattina la situazione è risultata regolare e compatibile con le norme sanitarie sul trasporto pubblico su tutte le linee EAV. Un problema si è generato soltanto su un solo treno della circumflegrea delle ore 7. Il treno, ad una sola composizione, accoglie normalmente e nel rispetto delle norme circa 400 persone, questa è la capienza prevista per il treno”.

“La capienza massima prevista invece per garantire il distanziamento sociale è – sottolinea – di 100 persone su quel treno. Il treno lungo il percorso si è affollato arrivando a contenere quasi 180 persone. Circa la metà di quello che porta normalmente”.

“Stiamo monitorando – prosegue – la situazione e da domani quel treno verrà rafforzato con una doppia composizione. Nelle fasce critiche (la mattina dalle 6 alle 10) e la sera al rientro, il servizio è già al 100 per cento sulla base delle disponibilità della flotta esistente. Sappiamo bene che la scelta sarà anche nei prossimi giorni avere qualche passeggero in più sui treni o lasciare a terra qualcuno che deve andare a lavorare. Una scelta che vorremmo evitare perché danneggerebbe i lavoratori e perché di complessa gestione senza l’intervento delle forze dell’ordine”.

“Faremo tutto quello che è possibile per evitare affollamenti eccessivi su treni e bus. Valuteremo giorno per giorno ogni forma di integrazione e miglioramento. Resta il tema di fondo di evitare che tutti si rechino al lavoro nello stesso orario. Mi auguro che su questo tema ci sia – prosegue ancora – la sensibilità di tutti e si prendano i provvedimenti opportuni”.

“Ricordo infine al sindacato USB che – conclude – il controllo a bordo treni è vietato dalle direttive regionali e che il servizio nella fascia mattutina è già al 100 per cento. EAV a partire dal 18 Maggio ritornerà operativa su tutte le fasce orarie”.

La posizione del presidente della holding campana dei trasporti, non convince il capogruppo regionale di Forza Italia, Armando Cesaro che invoca una convocazione urgente della Cammissione trasporti.

“Quanto accaduto stamattina sul treno della Circumvesuviana in partenza da Licola è – sottolinea – un fatto gravissimo che potrebbe avere ripercussioni sanitarie molto serie, un caso, ci auguriamo isolato, che rende ancora più urgente la convocazione immediata della commissione trasporti”.

“In questa fase così delicata, nella quale a quanto pare né Regione né Eav sono riusciti a combinare nulla, non possiamo più permetterci il lusso di tenere in sella manager incapaci persino di organizzare dei semplici controlli”. “Rinnovo l’appello al presidente dell’organismo consiliare: meno riunioni carbonare, più incontri istituzionali”, conclude Cesaro.