Coronavirus, Conte: riaperture commercio al dettaglio dal 18 maggio, barbieri e parrucchieri dal 1 giugno

26 Aprile 2020 - 21:12

Coronavirus, Conte: riaperture commercio al dettaglio dal 18 maggio, barbieri e parrucchieri dal 1 giugno

“Adesso inizia per tutti la Fase di convivenza col virus. In questa fase due la curva potrà risalire, il rischio c’è. Dobbiamo affrontarlo con metodo e rigore. Sarà importante mantenere le distanze di sicurezza e il comportamento responsabile. Se vuoi bene all’Italia, devi evitare che si diffonda il contagio. Rispettare almeno un metro di distanza, anche coi parenti bisogna rispettare questa precauzione. Gli esperti ci dicono che almeno 1 contagiato su 4 viene contagiato a causa delle relazioni familiari. L’unico modo per convivere col virus è non ammalarci è la distanza sociale. Se non rispettiamo le precauzioni, la curva salirà e andrà fuori controllo, avremo più morti e la situazione economica peggiorerà”.

Così il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nel corso della conferenza stampa, tenutasi a margine dell’incontro con i capi delegazione, per discutere della fase 2 che inizierà il 4 maggio.

“Il governo – ricorda – dovrà monitorare che la curva non risalga, dovremo essere pronti a intervenire laddove l’andamento della curva dovesse essere critico. Nei prossimi mesi ci aspetta una sfida complessa. Molti di voi vorrebbero un definitivo allentamento delle misure. Possiamo reagire anche negativamente, affidandoci alla rabbia, cercando un colpevole e prendendocela con la famiglia, l’europa, il governo, la stampa, i politici. Oppure possiamo scacciare via la rabbia e pensare a cosa possiamo fare per risollevare la comunità. Dipende da noi, dal compito che ognuno svolgerà. Tutti, indistintamente”.

“Il governo farà la sua parte, serve – ricorda ancora – una stagione intensa di riforme per cambiare radicalmente ciò che non va da tempo nel nostro paese. Io e i ministri non ci tireremo indietro, ci battiamo e continueremo a farlo in Europa e In Italia per cambiare le cose. Il piano parte dal 4 maggio. Conviveremo e adotteremo le precauzioni necessarie. Abbiamo già sollecitato il commissario Arcuri, che fisserà i prezzi di mercato delle mascherine, non vogliamo speculazioni. In più, c’è forte impegno per eliminare l’Iva per evitarne il pagamento. Dovrebbe essere a 0.50 il costo per le mascherine chirurgiche”.

Recovery Fund? “In Europa – sottolinea – è stato affermato un principio importante. La reazione deve essere comune, rapida e coraggiosa. E’ uno strumento innovativo per permettere ai paesi colpiti una ripresa più rapida nel segno della solidarietà. Se l’Italia non avesse posto queste condizioni con forza nello scorso Consiglio, non avremmo mai ottenuto questo risultato storico. Un punto a nostro favore, dobbiamo essere orgogliosi”.

“Dobbiamo tradurre la volontà politica di introdurre questo strumento in lavoro tecnico, per riempire di consistenza economica questo strumento e bilanciarlo per evitare che si crei più debito e per offrirlo subito. Prima di illustrare il decreto, stiamo lavorando per le misure economiche. Alcuni sono ancora insoddisfatti, ne siamo consapevoli. L’inps -evidenza il premier – ha raccolto 100mila domande in più. Abbiamo già liquidato quasi 3 milioni e mezzo di bonus. Ritardi? Me ne scuso, ma vorrei ricordarvi che si tratta di 11mila domande, compresa la cassa integrazione. Questa mole veniva trattata in 5 anni, ora è stata trattata in buona parte in meno di un mese. E’ necessario il contributo delle regioni, bisogna far pervenire i flussi. Attendiamo di completare il patrimonio informativo per erogare quanto dovuto. Imprese? Dobbiamo puntare su di esse. Nei prossimi giorni saranno momenti intensi per intervenire. Abbiamo col nuovo decreto da 55 miliardi nuovi aiuti a fasce fragili, come colf e badanti. Per chi ha avuto il bonus, stiamo valutando la possibilità di rinnovo automatico senza richiesta. Avremo più aiuti per le imprese nel prossimo decreto. L’obiettivo è avere più occupati”.

Turismo? “Il settore non riuscirà a recuperare i danni, gli operatori non saranno lasciati da soli. Avrà bisogno di fiducia e sostegno economico dal governo. C’è tanto da fare, oltre al decreto per le misure economiche ce n’è uno “sblocca-paese”. Ci stanno guardando a livello internazionale, per solidarietà e anche con ammirazione”.

Dpcm? “Le misure – specifica Conte – entreranno in vigore dal 4 maggio. Nelle due settimane successive fino al 18 avremo una conferma generalizzata per gli spostamenti. Rimarranno all’interno della regione gli spostamenti motivati. Aggiungiamo la possibilità di spostamenti mirati per visitare congiunti. Siamo consapevoli che molte famiglie sono state separate. Vogliamo consentire loro visite mirate nel rispetto delle distanze con l’adozione di mascherine e divieto d’assembramento. Non sono concessi party privati e ritrovi”.

“All’interno delle regioni sono consentiti – prosegue – gli spostamenti così come sono adesso. Vietati gli spostamenti in un’altra regione. E’ consentito tra regioni un trasferimento per sole esigenze lavorative, d’urgenza o per esigenze di salute. Introduciamo una regola più stringente per una sintomatologia per chi manifesta febbre maggiore di 37,5°: devono rimanere nel proprio domicilio e avvertire il medico curante. Vietati gli assembramenti in pubblico e privati. Il sindaco può disporre la chiusura di aree. Consentiamo accesso a ville e parchi pubblici rispettando le distanze e con misure per contingentare gli ingressi. I sindaci potranno chiuderle qualora necessario”.

“Attività sportive: adesso ci si potrà allontanare rispettando la distanza di almeno due metri dall’uno all’altro. Per attività motoria, basterà un metro. Per consentire una graduale ripresa nel rispetto delle esigenze della salute, saranno consentite – sottolinea il premier – dal 4 maggio le sessioni di allenamento degli atleti professionisti e non riconosciute dal CONI. Saranno consentiti nel rispetto delle norme di distanziamento, a porte chiuse per sport individuali. Per gli atleti che praticano discipline collettive”.

Apertura per le cerimonie funebri. “Ha addolorato tutti – ricorda – vedere tanti decessi senza l’ultima preghiera, saranno consentite le cerimonie ma solo per i congiunti fino ad un massimo di 15, all’aperto e con mascherine protettive e distanza. Ringrazio la Cei, comprendo la sofferenza procurata, ma per altre aperture come per la chiesa dobbiamo continuare a parlare col comitato scientifico per provare ad allargare ad altre cerimonie”.

Inoltre “Riaprirà tutta la manifattura, le costruzioni, l’ingrosso funzionale alla manifattura ed alle costruzioni, è un passaggio importante ma abbiamo un piano ben strutturato che leggerete nel decreto. Le aziende – ricorda – dovranno rispettaere i protocolli di sicurezza. L’ultimo sarà ancora più stringente ed il messaggio è di recuperarlo subito e di adeguarvi perché già nei prossimi giorni potrete predisporre il luogo di lavoro e renderlo idoneo. Così come le aziende di trasporto”.

In conclusione il presidente Conte ricorda che “Il 18 maggio abbiamo in programma una riapertura al commercio al dettaglio, quello che è d’appoggio e non necessario. Abbiamo in animo di riaprire musei, discoteche. E anche gli allenamenti degli sport a squadre”.