Il Consiglio regionale della Campania, dopo circa due mesi di quarantena, ha deciso di svolgere le sedute in video conferenza, adottando le indicazioni provenienti dal Dpcm del 4 marzo 2020 “Misure riguardanti il contrasto e il contenimento sull’intero territorio nazionale del diffondersi del Coronavirus”. Ma ieri qualcosa non è andato nel verso giusto. La seduta è stata aperta alle 16, ma da subito si sono registrati problemi con i collegamenti audio e video con il sito da dove era connesso il governatore. E’ stato così deciso un rinvio per permettere di testare il sistema di riunione a distanza.
Oggi mentre sembrava che tutto potesse andare bene, si interrotto il collegamento, non permettendo a chi si era collegato al sito, di poter vedere e ascoltare l’informativa del Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca e il dibattito tra le forze politiche. Il Ced ha comunicato che, per un problema di sovraccarico su tutte le linee, non era possibile svolgere contemporaneamente la diretta streaming. Su disposizione della Presidente del Consiglio, Rosetta D’Amelio, si è registrata la seduta, per poi pubblicata integralmente sul sito e sul canale YouTube del Consiglio.
A stigmatizzare l’accaduto, il presidente dell’Ordine dei giornalisti Ottavio Lucarelli, secondo cui “La mancata trasmissione in diretta streaming della riunione del Consiglio regionale di oggi, rappresenta un grave errore. Una scelta che va contro la trasparenza e penalizza non solo l’informazione ma tutta la pubblica opinione”.
Un “fatto gravissimo – ribadisce Lucarelli – in un momento così delicato in cui comunicazione istituzionale e informazione giornalistica sono mezzi indispensabili ai sei milioni di abitanti che popolano la nostra Campania. Il presidente De Luca ha svolto una lunga informativa sul Coronavirus e chiediamo pertanto che l’intera seduta sia al più presto messa in rete”.
La presidente del parlamentino campano, Rosetta D’Amelio, ha cercato di rassicurare il presidente dell’Odg Campania e chi, come alcuni tra consiglieri regionali ed esponenti politici, hanno criticato l’accaduto. “Nessuna scelta che va contro la trasparenza. Semplicemente – ricorda – un problema tecnico. Stamattina, prima di iniziare la seduta del Consiglio, i Sistemi Informativi del Consiglio mi hanno comunicato che c’è un problema sul server utilizzato per la diretta streaming e che non era possibile, quindi, svolgere contemporaneamente la diretta e i collegamenti per la seduta di Consiglio”.
“A quel punto, proprio per garantire l’informazione ai cittadini e la trasparenza, ho dato disposizione di registrare la seduta e di pubblicarla integralmente sul sito e sul canale YouTube del Consiglio, alla conclusione dei lavori. Infine – conclude D’Amelio – non è stata una riunione privata. I giornalisti che volevano seguire i lavori, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza, potevano farlo, tant’è che un operatore ha chiesto di poter accedere al piano dell’Aula ed è venuto a fare le riprese”.
La posizione della D’Amelio, non convince il consigliere regionale Gianpiero Zinzi: “Le rimostranze del Presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli, sono sacrosante. La mancata diretta streaming della seduta di Consiglio regionale di oggi è una decisione da clima bolscevico che condanniamo fortemente. Per evitare di dare un’impressione negativa si è caduti in un errore più grande della figuraccia di ieri”.
“Dopo due mesi di chiusura avevamo chiesto che i lavori si svolgessero in una sala grande abbastanza da contenerci tutti in sicurezza. La proposta non è stata accolta e ognuno si è organizzato in modalità videoconferenza, ma non garantire neanche la diretta per consentire agli operatori dell’informazione di seguire in tempo reale i lavori sull’emergenza Coronavirus in Campania è stato – conclude – davvero un fatto grave”.
A porre particolare attenzione sulla mancata trasmissione in diretta streaming della seduta del consiglio regionale, anche l’ex assessore e consigliere regionale, Severino Nappi. “Peggio dell’abuso delle ordinanze di De Luca, c’è solo questa pseudo democrazia che esclude i cittadini della Campania dalle decisioni vitali per la Regione. Le dirette facebook di De Luca, per quanto folcloristiche, non possono – rileva il presidente del movimento civico Il Nostro Posto – in alcun modo sostituire la sede della sovranità popolare dei campani. Il Consiglio regionale deve potere decidere e incidere, non fare da cornice o da spettatore all’esibizionismo di De luca”.