“Ieri il report falso sul Cardarelli, sabato un articolo che attaccava il II policlinico sul CdM (che ho stigmatizzato immediatamente richiamando l’attenzione della DG e del presidente della scuola di medicina), ma posso timidamente chiedere alla stampa di aiutarci invece di tentare di smantellare i pochi presidi medici validi che abbiamo?”.
Questo l’appello che Annamaria Colao, Direttore Clinica Malattie Endocrine e Metaboliche, Azienda Universitaria Policlinico Federico II, con un post su facebook, rivolge ai media, a cui è affidato l’importantissimo ruolo di informare correttamente, al tempo dell’emergenza coronavirus.
“Ma, diavolo, stiamo combattendo una battaglia durissima con poche armi e ancor meno esperienza visto che la malattia è piuttosto nuova. I giornalisti – sottolinea – ce la possono dare una mano riportando i risultati positivi che abbiamo?”
“Rispetto alla Lombardia – ricorda – meno contagi, meno malati in terapia intensiva e meno morti. Con meno posti letto e tagli alla sanità negli ultimi 30 anni!”
“Pure il protocollo cinese contro la polmonite, che abbiamo preso per primi in Italia, è diventato – aggiunge – terreno di scontro. Senza pensare ai morti in meno che ci saranno. Ed è diventato un pretesto per attaccare i nostri ricercatori”.
“Ma perché – conclude Colao – non ci pensate un attimo prima di scrivere???? Se io facessi le diagnosi e le terapie in analogia, poveri pazienti miei!