“Il Presidente De Luca faccia meno dirette e piu’ fatti, cominciando col dare ascolto alle richieste della Federazione dei pubblici esercenti, categoria a cui invece, da quanto riporta la stampa, ha negato persino un incontro”.
Lo dichiara la deputata campana della Lega, Pina Castiello, che aggiunge: “Il Governatore dovrebbe sapere che il settore degli esercenti pubblici annovera al proprio interno anche quel comparto, strategico per Napoli e la Campania, formato dalla catena della ristorazione, dalla eccellente rete delle pasticcerie, dai bar e cosi’ via oggi piu’ di ogni altro in preda ad una gravissima crisi, i cui effetti, oltre ad abbattersi sulle migliaia di operatori che vi lavorano e sulle rispettive famiglie, rischiano di pregiudicarne mortalmente il futuro”.
“Forse sarebbe il caso -ricorda – di fare tesoro delle coscienziose considerazioni fatte dal presidente di Fipe, Massimo Di Porzio, il quale ha giustamente esortato a superare l’assurda discriminazione che vede Amazon ed altri spedizionieri liberi di poter provvedere alle consegne a domicilio, soluzione invece preclusa ad attivita’ come ristoranti, pasticcerie, bar”
“Fermo restando il rigoroso rispetto delle norme precauzionali, credo – prosegue la deputata della Lega – si possa valutare velocemente di concedere il permesso al delivery reclamato da Fipe, ponendo cosi’ fine ad uno stillicidio
davvero ingiustificabile”.
“Al Presidente De Luca – sottolinea – vorrei inoltre chiedere di caratterizzarsi per un maggiore senso di responsabilita’ istituzionale ed assumere provvedimenti di tutela sanitaria si’, ma non cervellotici”.
“Mostrare assoluta sordita’ alle istanze di un mondo produttivo fondamentale per la nostra economia, come quello della ristorazione, mi autorizza – ricorda ancora – a pensare che il Governatore si sia fatto prendere troppo la mano dal suo indiscutibile talento teatrale, badando piu’ alle fiction che alle cose serie”.
“Mi auguro, dal profondo del cuore, che voglia presto abbandonare il palcoscenico per dedicarsi alle urgenze,
cominciando con l’ascoltare chi, disperatamente e invano, invoca il suo aiuto”, conclude Castiello.