Coronavirus, Casciello (FI): Zone rosse Campania escluse da Fondo speciale, grave errore Governo

21 Maggio 2020 - 16:47

Coronavirus, Casciello (FI): Zone rosse Campania escluse da Fondo speciale, grave errore Governo

L’On. Gigi Casciello, Deputato di Forza Italia, presenta un emendamento al decreto legge 19 maggio 2020 n.34 (in particolare all’articolo 112) per chiedere che vengano inseriti tutti i comuni dichiarati zona rossa dai provvedimenti nazionali e regionali, a prescindere dalla durata del periodo di isolamento, che comunque non sia stata inferiore ai 15 giorni.

Questo il senso dell’emendamento per evitare che molti Comuni campani e del Sud Italia dichiarati zona rossa, risultino esclusi e non beneficiari del fondo per le zone rosse (che sarebbe stato dotato di 200 milioni di euro per il 2020).

Un errore secondo il Parlamentare azzurro e cofondatore dell’Associazione Voce Libera al quale rimediare assolutamente anche in considerazione delle diffusione di alcuni comunicati stampa non corretti da parte dei Parlamentari 5stelle.

“Con questo emendamento – spiega il Deputato Casciello – cerchiamo di riparare ad un vistoso errore del Governo per garantire risorse di sostegno economico e sociale a molti comuni del Sud e della Campania. Senza questo intervento rischiano di essere penalizzati soprattutto i comuni della Provincia di Salerno (ad esempio Sala Consilina, Polla, Caggiano, Atena Lucana, Auletta che sono stati zona rossa dal 15 marzo 2020 al 14 aprile 2020) e di Avellino (come ad esempio Ariano Irpino e Lauro). Eliminare questa stortura significa dare la possibilità a questi Comuni più colpiti di avere più risorse necessarie”.

L’On. Casciello sottolinea anche un’altra urgenza: “Identica e grave disparità è stata adottata dal Governo per la sospensione del pagamento dei mutui della Cassa Depositi e Prestiti: in pratica per i Comuni del Nord Italia dichiarati zona rossa (allegato 1 del DPCM 23 febbraio 2020) l’esecutivo ha sospeso le rate dei mutui in scadenza nel 2020, liberando quindi risorse per questi stessi Enti, mentre per tutto il resto dei Comuni d’Italia ha previsto solo la rinegoziazione, nel limiti della convenienza. E’ evidente a tutti, tranne alla maggioranza di Governo, che le disparità per i Comuni campani e del Sud sono due”.