Coronavirus, calano le vendite e viene licenziato: 26enne si uccide dopo la telefonata del capo

2 Aprile 2020 - 20:39

Coronavirus, calano le vendite e viene licenziato: 26enne si uccide dopo la telefonata del capo

Coronavirus, calano le vendite e viene licenziato: 26enne si uccide dopo la telefonata del capo

Coronavirus, a Milano, in zona Navigli, un 26enne si è tolto la vita dopo essere stato licenziato per il calo di vendite dovuto all’epidemia da Covid-19: aveva appena ricevuto la telefonata dal suo datore di lavoro.

La tragedia, infatti, è avvenuta subito dopo la telefonata del suo datore di lavoro, proprietario di un negozio di alimentari in zona Navigli, che gli comunicava di averlo licenziato per via del calo delle vendite dovuto all’emergenza Coronavirus.

Poco dopo, il giovane di origini senegalesi ha aperto la finestra del bagno del suo appartamento, che si affaccia su un cortile interno, e si è gettato di sotto togliendosi la vita.

È accaduto ieri sera, intorno alle 19.50 in via Pastorelli a Milano, come riporta Leggo.it.

Lo riporta anche viagginews.it: Il Coronavirus sta creando nel nostro Paese non pochi problemi economici e purtroppo si fanno sempre maggiori i casi di suicidio. L’ultimo in ordine di tempo è avvenuto ieri nel tardo pomeriggio a Milano, in zona Navigli.

Un 26enne si è tolto la vita dopo essere stato licenziato dal negozio di alimentari in cui lavorava a causa del calo di vendite dovuto all’epidemia da Covid-19. Il giovane, di nazionalità senegalese, aveva appena ricevuto la telefonata dal suo datore di lavoro, secondo la ricostruzione.
Fonte: Leggo.it e viagginews.it