Coronavirus, Associazione tecnici e costruttori (Atc) scrive a Istituzioni: idee e proposte per ripartenza

4 Aprile 2020 - 16:45

Coronavirus, Associazione tecnici e costruttori (Atc) scrive a Istituzioni: idee e proposte per ripartenza

L’Ordinanza n.27 del 3 aprile 2020, firmata dal Presidente Vincenzo De Luca, che contiene ulteriori misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.

L’ordinanza proroga le precedenti ordinanze, allineandole alla scadenza dell’ultimo DPCM. Restano in vigore tutte le misure adottate finora, con integrazioni e ulteriori misure di prevenzione.

Al punto 2.1. viene prorogata la sospensione dell’attività dei cantieri edili su committenza privata, fatti salvi –  limitatamente alle attività consentite dalla vigente disciplina nazionale (DPCM 22 marzo 2020 e ss.mm.ii.)- gli interventi urgenti strettamente necessari a garantire la sicurezza o la funzionalità degli immobili, l’adeguamento  di immobili a destinazione sanitaria finalizzati allo svolgimento di terapie mediche durante il periodo emergenziali,  gli interventi di manutenzione   finalizzati ad assicurare la funzionalità di  servizi essenziali,  il ripristino della messa in sicurezza dei cantieri, ove necessario, e in ogni caso con obbligo di adozione dei dispositivi di protezione individuale da parte del personale impiegato e delle ulteriori misure precauzionali previste dalla disciplina vigente.

Il provvedimento tiene conto di quanto rappresentato dai Costruttori Edili della Campania, che lo scorso 12 marzo ha rappresentato “la necessità di chiudere i cantieri, ad esclusione delle opere di edilizia sanitaria e delle opere strategiche”, sia per la grave situazione in corso, che alla luce dei rischi connessi alla circolazione dei mezzi di trasporto, delle persone e dei materiali per quello che attiene al contagio di tecnici e maestranze impegnate nell’esecuzione dei lavori. Ma soprattutto, legge l’andamento al peggioramento dei dati diffusi dalla Unità di Crisi della Regione Campania, che continua a registrare un aumento dei casi di contagio “fortemente progressivo”.

È questo il motivo che ha spinto un gruppo di titolari di piccole, medie e grandi imprese edili,  di tecnici e professionisti del settore, ad unirsi per cercare una soluzione comune.
E’ nata così sul web, l’Associazione tecnici e costruttori  (Atc) che in appena 4 frenetici giorni ha raccolto oltre 1500 adesioni.
Come è risaputo, a causa dell’emergenza sanitaria l’edilizia privata si è vista costretta alla chiusura dei cantieri, con tutte le conseguenze socio-economiche del caso, che hanno letteralmente travolto una intera categoria, la quale sostiene una ingente percentuale dell’economia nazionale.
Imprenditori edili e tecnici pensano alla ripartenza, auspicando che possa avvenire al più presto ed ai problemi che dovranno affrontare anche perché nel corso dello stop – dunque a lavori fermi e senza incasso – devono in ogni caso onorare i finanziamenti e tutti i pagamenti.

Per cui hanno creato una pagina Fb dalla quale i componenti dell’associazione si stanno scambiando idee su come poter affrontare al meglio quelli che saranno i contraccolpi economici, mediante una serie di proposte, confluite in una lettera aperta alle istituzioni, con la quale si propongono soluzioni per l’attualità e soprattutto a medio e lungo raggio, onde evitare che una intera classe di lavoratori non sopravviva e per questo, sono alla ricerca di un confronto con i responsabili istituzionali regionali e nazionali, che possano sposare la causa.