Coronavirus, a 85 anni torna in corsia: “Paura? Non avrei fatto il medico”

23 Marzo 2020 - 16:35

Coronavirus, a 85 anni torna in corsia: “Paura? Non avrei fatto il medico”

Coronavirus, a 85 anni torna in corsia: “Paura? Non avrei fatto il medico”.

“Hanno chiesto la mia disponibilità, e ho detto sì. Quando nella vita si decide di fare il medico, ci si mette in gioco. Ho fatto giuramento.

Paura di ammalarmi? Allora è meglio non fare il medico”. Così Giampiero Giron, 85 anni, anestetista veneziano. Il suo messaggio è diventato virale, con decine di migliaia di condivisioni.

La storia del dottor Giron è stata rilanciata anche da Marco Colombo, imprenditore varesino e presidente di Aime Agro Alimentare. “Trecento posti per presidiare il nuovo ospedale alla Fiera – scrive Colombo – e rispondono presente in 8.000.

Tra questi c’è il dottor Giampiero Giron. È in pensione, ma oggi ha fatto qualcosa di splendido: ha dato la disponibilità a tornare in trincea. A lottare per salvare vite umane. Ci sono donne e uomini che, a dispetto di età, fatica e sacrificio, non si tirano indietro.

E danno l’esempio. Grazie dottor Giron. Grazie per essere un grande uomo. Uno di quei tanti uomini Italiani con la “u” maiuscola”, ha concluso.

Nato l’11 dicembre 1934, laureatosi nel 1961 e medico da oltre mezzo secolo. Ma nonostante l’età non ha alcuna intenzione di appendere il camice bianco al chiodo.

A “Mattino Cinque” la storia di Giampiero Giron, 84 anni e storico anestesista veneziano che continua a praticare la sua professione: “C’è una carenza effettiva di medici – racconta Giron – ma io mi alzo e vengo qui tutti i giorni per passione”

Ma l’assenza di personale è un problema che anche Giron riconosce: “Basta vedere i risultati dei concorsi dove i posti disponibili sono superiori alle domande di accesso”.

Ma ciò che spinge a fare ancora questo mestiere è l’entusiasmo: “Mi sento ancora un ventenne. Il segreto è continuare ad essere curiosi”.

Professore emerito dell’Università di Padova, è l’anestesista che il 14 novembre del 1985 addormentò Ilario Lazzari, il primo trapiantato di cuore in Italia. A dicembre compirà 86 anni e, nonostante l’età da pensione, anche lui è pronto a tornare in corsia per dare una mano ai medici che ogni giorno lavorano con turni massacranti per salvare più vite possibili.

“Un paio di settimane fa mi ha telefonato un primario padovano chiedendomi se, all’occorrenza, la Sanità pubblica potrà contare sulla mia esperienza. Da quel giorno vivo con il telefonino sempre a portata di mano. Possono chiamarmi in qualunque momento – ha detto il dottor Giron – e io, nell’eventualità, sono pronto ad andare.

Lo ritengo un dovere: a prescindere dall’età, in questa fase i medici possono fare la differenza. Anche se il mio giuramento di Ippocrate risale ormai a tanto tempo fa, non ha scadenza”.(Caffeina).