La cabina di regia politica che deciderà per le nuove aperture, dal wedding allo sport, dai ristoranti al chiuso all’allentamento del coprifuoco ai centri
commerciali nei weekend, si riunirà a metà settimana e le misure andranno poi in Consiglio dei ministrri. Tra i settori che chiedono a gran voce la ripartenza c’è quello dei matrimoni, che
lamenta , lamenta perdite elevate a causa del blocco delle cerimonie. “Moltissimi futuri sposi e operatori del wedding – spiega il ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Mariastella
Gelmini – mi hanno scritto e io li rassicuro: il Governo ci sta lavorando e sulla base dell’andamento dei contagi presto daremo una data” per la ripresa “perché i matrimoni vanno
programmati per tempo. E lo stesso vale per lo sport. Già in settimana ci saranno cabine di regia con il Cts per dare date a questi settori”. Per il wedding le Regioni puntano a ripartire
già dall’1 giugno con le linee guida messe a punto, che prevedono banchetti all’aperto, ospiti rigorosamente distanziati e tutti con la mascherina. Ma una data più probabile è quella
del 15 giugno. Tra le attività sportive in stand by ci sono le piscine al chiuso e le palestre. Il via libera alle piscine al chiuso potrebbe avvenire prima del 15 giugno. Ovviamente, tutto è
condizionato da un’attenta analisi dei dati epidemiologici dal 26 aprile. Per quanto riguarda i ristoranti al chiuso, caffè al bancone e il prolungamento del coprifuoco (alle 23 o alle
24 a seconda di quale linea prevarrà nel governo) le novità potrebbero scattare già da lunedì 17 maggio. Ma si tratta di punti ancora divisivi all’interno della maggioranza e il
premier Draghi dovrà quindi trovare una sintesi come è accaduto per le riaperture del 26 aprile scorso. “Il governo – spiega Gelmini – ha scelto di procedere verso riaperture graduali,
progressive e in sicurezza, ma non possiamo abbandonare tutte le precauzioni, le mascherine serviranno ancora. La campagna vaccinale però va avanti e possiamo guardare
al futuro con ottimismo e fiducia, mentre sono buone notizie anche la riduzione dei contagi, dei posti letto e delle terapie intensive”. Il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, invita alla
prudenza: “Se si rispettano le restrizioni, la mascherina, il distanziamento – osserva – sicuramente non avremo particolari problemi. Se invece pensiamo che abbiamo superato la
pandemia, e purtroppo non è così, rischiamo di ritrovarci nuovamente con i contagi e con l’aumento del tasso di occupazione dei reparti Covid, dei reparti di terapia intensiva e davanti
ad altre chiusure”. Sulla stessa linea il presidente della Campania, Vincenzo De Luca. “Apriamo i locali pubblici fino a mezzanotte – dice – non è questo che mi preoccupa.
Ho terrore per la movida. Se avremo una movida incontrollata, a settembre avremo una quarta ondata del Covid”.