Catalano avrebbe tagliato le vene dei polsi alla 45enne e poi, dopo aver vagato per ore all’interno del suo trilocale, si sarebbe tolto la vita.
Il 50enne si era trasferito in quell’abitazione da alcune settimane e da poco tempo aveva intrecciato una relazione sentimentale con la donna.
I corpi senza vita di Cristian Catalano, 50 anni, e di una donna di origini cinesi con cui da qualche mese avrebbe avuto una frequentazione, 45 anni, sono stati trovati lo scorso 1 aprile in un appartamento di Lonato sul Garda (Brescia).
Sui polsi di entrambi ci sarebbero stati dei tagli profondi: a colpire, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe stato il compagno, che dopo aver lasciato morire dissanguata la donna si sarebbe inferto dei colpi di coltello.
Resta ancora da ricostruire però la dinamica del probabile omicidio-suicidio.
Scoperto da un vicino di casa che ha notato del sangue sul terrazzino che condivideva con la coppia bresciana.
Un importante elemento, tra tutti, che ancora lascia molti dubbi: secondo quanto emerso finora, le tracce ematiche sarebbero infatti diffuse per ogni angolo dell’appartamento, facendo presagire spostamenti dei feriti da una stanza all’altra.
Al momento, la ricostruzione che risulta più credibile agli occhi degli inquirenti è quella che vede Catalano tagliare le vene dei polsi alla 45enne.
Poi, dopo aver vagato per ore all’interno del suo trilocale, togliersi la vita.
Il 50enne si era trasferito in quell’ abitazione da alcune settimane e aveva una relazione sentimentale con la 45enne.
Lei, di origini cinesi, lavorava in un centro massaggi del Garda e non aveva il permesso di soggiorno.
Forse, stando ad alcune ecografie vaginali ritrovate tra gli oggetti personali della vittima, era incinta da poche settimane.