Coppia italiana in India, la moglie: “Vogliono mandarmi in ospedale, ho paura che da lì non uscirò più”

4 Maggio 2021 - 9:27

Coppia italiana in India, la moglie: “Vogliono mandarmi in ospedale, ho paura che da lì non uscirò più”

Doveva essere il viaggio più bello della loro vita, e invece si sta trasformando in un epilogo difficile per una coppia originaria di Firenze che ha deciso di recarsi in India per l’adozione

di una bambina. Ma, a causa della situazione grave che imperversa nel paese, dal momento che il Covid sta registrando numeri da capogiro, non riescono a fare dietrofront e lanciano un

appello affinché qualcuno li aiuti. I protagonisti d questa vicenda sono Simonetta Filippini e Enzo Galli, una coppia che si è recata in India due settimane fa circa per completare il

percorso di adozione di una bambina grazie a una associazione del capoluogo toscano. Sono partiti in un viaggio con altri 70 italiani, ma sono rimasti bloccati proprio per via della

difficile situazione che sta emergendo in quel paese. Si erano recati nel Paese asiatico per adottare una bambina e che non possono tornare per via della positività al Covid di lei.

“Ho un inizio di broncopolmonite e in questa struttura – un albergo sanitario – non vogliono più tenermi, mi vogliono rimandare in ospedale e da lì ho paura che non ne uscirò più”, riferisce

oggi Simonetta all’agenzia ANSA. La donna è attualmente ricoverata a New Delhi: al telefono con l’ANSA Simonetta spiega che vorrebbero curarla a casa, “ma io non ho un posto dove

andare e quindi sono già venuti a prendermi per portarmi in ospedale, ma mi sono rifiutata”. Attualmente la signora, residente a Campi Bisenzio (Firenze), si trova in una camera da

sola e la stanno curando con gli antibiotici. “Il console mi ha detto che hanno altri 24 malati a cui pensare, e non riesce a trovarmi un posto dove andare per fare le cure domiciliari.

Sono molto preoccupata e arrabbiata perché quando siamo partiti non siamo stati avvertiti che c’era questa situazione”. Il marito e la bambina appena adottata sono ancora in

albergo ad aspettare che Simonetta si negativizzi per tornare insieme in Italia. “Loro – dice la donna – sono molto preoccupati, ma stanno bene”. Fossi, che è in contatto con

l’ambasciata, ha inoltre spiegato che la donna è seguita da un team di tre medici indiani, e dal medico di fiducia dell’ambasciata. La coppia è seguita a “distanza” anche dal Comune di Campi

Bisenzio: oggi il sindaco Emiliano Fossi ha spiegato che è stato attivata con la Asl un servizio psicologico a distanza per dare loro un sostegno morale.

  •