Riguardo una possibile alleanza tra Pd-M5s, l’ex premier Giuseppe Conte la vede davvero dura,e di conseguenza senza alcuna speranza si spiega in queste parole:
«Al momento non mi sembra esistano queste condizioni» ha spiegato il presidente Cinque Stelle in un’intervista a Tpi. All’ex premier non resta quindi che immaginare chi possa correre assieme al Movimento per il voto del 25 settembre: «Il nostro campo è aperto a chi ha a cuore i principi costituzionali e non è disponibile a barattarli con il prestigio di una singola persona. E siamo aperti a tutte le componenti della società civile che ritengono fondamentale l’eguaglianza sostanziale come recita l’art. 3 della Costituzione italiana».
Con diversi profili rimasti ormai fuori da ogni gioco a causa del limite al doppio mandato,per Conte inizia la ricerca al nome,tra i profili più importanti al momento spicca il giornalista Michele Santoro, che soprattutto sull’invio delle armi italiane all’Ucraina si è dimostrato vicinissimo alle posizioni grilline: «Parleremo sicuramente anche con lui – dice l’ex premier – Ma voglio evitare operazioni a tavolino. Siamo aperti a chi vuole condividere il nostro progetto, ma l’importante è che tutti i nostri sostenitori condividano la non negoziabilità dei nostri principi».
Per l’ex parlamentare del movimento Alessandro Di Battista sembra non esserci alcuna speranza,nonostante sembra quasi definitivo il ritorno alla base.
Conte però raffredda gli entusiasti dei più nostalgici: «Con lui il discorso è un po’ diverso. Ha dato un forte contributo alla storia del Movimento, poi si è allontanato. Se ritorna troverà un nuovo corso. Non sarà più come all’inizio, senza una struttura. Dovrà accettare nuove regole statutarie».