Al Foglio.it, Conte ha dimostrato di essere aperto al dialogo per ridiscutere le regole del gioco: “Assolutamente sì per quanto riguarda la prospettiva di alcune riforme costituzionale. Noi parliamo di sfiducia costruttiva per stabilizzare i governi, ma qui non si può fare del presidenzialismo un argomento di campagna elettorale. No a furbizie”.
E continua: “Un confronto sulle riforme? “Bisogna vedere se ci sono le condizioni, ma in modo separato” dalla campagna elettorale. “Ci sono disfunzioni da affrontare” e su questo fronte “siamo pronti a confrontarci”.
Il presidente del M5S si è inoltre espresso circa la proposta del ministro Orlando di ricomporre il fronte largo con Terzo Polo e M5S. “Fa i conti senza l’oste, è una prospettiva fuori dall’ordine delle cose. Questa proposta non ha alcun senso, con dei vertici del Pd che hanno compiuto degli errori così gravi. Chi vota M5s non vota ammucchiate o cartelle elettorali last minute, ma un programma che ci proponiamo a realizzare con le unghie, costi quel che costi”, afferma.