Rischio zona gialla dal 26 luglio per alcune regioni se i contagi aumenteranno: a rischio ci sarebbero Sardegna, Sicilia, Veneto, Lazio e
Campania: con un’incidenza sopra i 50 casi ogni 100mila abitanti si esce dalla zona bianca. Speranza e Sileri. Oltre all’incidenza del virus peserà il
numero dei ricoveri che serve a misurare la resistenza dei servizi sanitari e assistenziali. Il problema è sempre lo stesso, da due anni: se il
virus circola a ritmo sostenuto bisogna applicare delle restrizioni ed evitare il collasso di ospedali e pronto soccorso. Stavolta, però c’è una
preoccupazione in più: il governo non vuole chiudere le attività economiche e i pubblici esercizi.
Queste sono le regole applicate l’ultima volta che era in vigore la zona gialla.
In zona gialla gli spostamenti sono possibili all’interno del proprio Comune, tra Comuni diversi e tra Regioni. Per gli spostamenti verso le
zone rosse e arancioni serve l’autocertificazione in cui si specificano i motivi di salute, lavoro o urgenza. Per altri motivi serve il
Green pass. Visite ad amici e parenti – Resta consentita la visita in una sola abitazione privata diversa dalla propria, una volta al giorno, fra le 5
del mattino e le 22. Possono spostarsi fino ad un massimo di due persone, che possono portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14
anni sui quali esercitino la responsabilità genitoriale) e le persone conviventi disabili o non autosufficienti.Tempo libero – Aperti
sabato e nei giorni festivi i musei e i luoghi di cultura e bisogna prenotare. Spettacoli, cinema e teatri possono svolgere la loro attività ma con posti
pre-assegnati rispettando la distanza interpersonale in presenza di nuclei famigliari non conviventi. La capienza degli spazi è del 50% e comunque non
superiore a 500 persone al chiuso. Le discoteche e le sale da ballo rimangono chiuse. Sport – È consentita qualsiasi attività sportiva all’aperto e
anche di contatto. Non si possono utilizzare gli spogliatoi. Bar e ristorazione – Si può mangiare nei ristoranti a pranzo e a cena
esclusivamente all’aperto e fino alle 22. E’ consentito l’asporto e la consegna a domicilio. Shopping, parrucchiere ed estetista –
Sono tutti aperti, sia i negozi che i servizi alla persona. I centri commerciali sono chiusi i giorni festivi e prefestivi.