Negli ultimi due anni, a causa della pandemia da Sars-Cov2, è stata registrata una significativa diminuzione, degli screening del carcinoma alla mammella; purtroppo la paura del contagio ha
impedito a molte donne di fare prevenzione sottovalutando l’importanza dei controlli.Esami diagnostici come la tomosintesi con mezzo di contrasto, l’ecografia e la risonanza magnetica
multiparametrica, consentono di scoprire la presenza di un carcinoma sul nascere ed agire tempestivamente riducendo del 30% il tasso di mortalità.L’assoluto valore della prevenzione e della
diagnosi precoce del carcinoma alla mammella, gli aspetti del percorso diagnostico multidisciplinare, chirurgico e terapeutico, il miglioramento delle tecniche chirurgiche, sempre
meno invasive e la disponibilità di nuove terapie sempre più precise e personalizzate che hanno migliorato notevolmente la qualità della vita delle donne colpite dal carcinoma e, soprattutto il
ruolo essenziale della formazione e dell’informazione, sono stati i temi trattati durante il convegno: “Lo Stato dell’Arte nella Diagnostica Senologica” che si è svolto presso la splendida location di Villa Doria D’Angri a Napoli lo scorso 3 dicembre.
L’evento, moderato e diretto dal Dr. Carlo Varelli e organizzato dall’associazione Health in Progress di Napoli, ha raccolto interventi di opinion leader del settore e quelli di rappresentanti di società scientifiche e di diverse associazioni.
“Oggi tantissime donne convivono con questa patologia oncologica”, sottolinea il Dr. Carlo Varelli, Direttore della Unità Operativa Complessa di Diagnostica per Immagine dell’Istituto Diagnostico
Varelli di Napoli, “numerosissimi sono i nuovi casi diagnosticati ma fortunatamente è in aumento anche il tasso di guarigione.
Studi recenti infatti sottolineano come il crescente miglioramento della sopravvivenza osservato negli ultimi dieci anni sia da attribuire alla combinazione di più fattori quali lo screening e il trattamento del tumore sia in fase iniziale che negli stadi avanzati. È quindi fondamentale
intervenire con progetti che ricordino alle donne l’importanza della diagnosi precoce, potenziando campagne divulgative che incentivino l’adesione allo screening e il ricorso a stili di vita sani.
L’appello che lanciamo alle donne è quello di cogliere al volo le opportunità che la senologia moderna offre loro”.
“Purtroppo ancora oggi una donna su 8 viene colpita da carcinoma mammario, il nostro obiettivo è quello di abbattere la mortalità di questa patologia e portarla a zero individuando lesioni
piccolissime” spiega il Prof. Jacopo Nori Direttore della sezione di Diagnostica Senologica dell’ Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi di Firenze.
“Dobbiamo trasmettere alle donne l’importanza dell’approccio multidisciplinare”, sostiene il Prof. Michelino De Laurentis, Direttore del dipartimento di Ricerca di nuovi Percorsi Diagnostici
dell’Istituto Nazionale Tumori G. Pascale di Napoli,” la Breast Unit oggi rappresenta una potente ed efficace arma a nostro favore nella lotta contro il carcinoma della mammella.