Alle ore 5 di questa mattina le truppe israeliane, ha confermato il portavoce militare Jonathan Conricus, sono entrate dal
nord della Striscia. Conricus non ha tuttavia dato particolari sulla quantità di forze entrate nell’enclave palestinese. Le forze
israeliane- hanno riferito i media – hanno ordinato che chiunque si trovi in territorio israeliano entro 4 km dalla frontiera «entri in un rifugio e vi resti fino a nuovo ordine.
Alle ore 6, inoltre, Sirene di allarme missilistico hanno suonato – secondo quanto riportato da The Times of Israel – nelle
comunità israeliane vicino al confine con Gaza. Gli allarmi del primo mattino avvertito la popolazione del nuovo allarme dopo una
notte con lanci di razzi da Gaza che hanno ferito tre persone con un colpo ad Ashkelon.
È salito a 115 morti, a causa di questa azione, tra cui 27 minorenni e 11 donne, il bilancio
delle vittime dei bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza, secondo il bilancio del ministero della Salute, citato dal quotidiano
israeliano Haaretz. I feriti sono 600. Più di 160 caccia hanno bombardato nella notte 150 obiettivi di Hamas nel Nord di Gaza, ha
riferito l’esercito israeliano, aggiungendo che i bombardamenti notturni hanno preso di mira le infrastrutture sotterranee del movimento di resistenza islamica.
La situazione è delicatissima ed Israele ha fatto di capire di voler andare avanti.