Il presidente Vincenzo Schiavo: «Confronto costruttivo: anche a Manfredi chiediamo che le imprese partenopee abbiano le stesse opportunità di quelle del nord. Smart city condizione essenziale per il futuro di Napoli».
Si è tenuto questa mattina, presso la sede di Confesercenti Napoli, l’ultimo dei quattro incontri organizzati con i candidati a sindaco di Napoli: ospite
stamane Gaetano Manfredi. Il presidente di Confesercenti Napoli Vincenzo Schiavo ha fatto gli onori di casa, introducendolo in sede e nel confronto con i responsabili delle 74 categorie di Confesercenti e delle varie e più importanti attività commerciali della città.
Confesercenti Napoli ha chiesto a Manfredi maggiore attenzione per le urgenze delle piccole e medie imprese partenopee, messe in grave difficoltà dalla crisi dovuta alla pandemia.
«Il confronto con il candidato Manfredi è stato molto interessante e costruttivo. Abbiamo chiesto – afferma Vincenzo Schiavo, presidente di Confesercenti Campania –
all’ex ministro massima attenzione sulla gestione dei fondi Pnrr. Qualora dovesse essere eletto contiamo che il nuovo sindaco (chiunque lo diventerà) spenda bene questi
finanziamenti, il primo cittadino deve essere il nostro orgoglio. Le nostre imprese confidano di avere le stesse opportunità delle imprese del nord. Per
farlo occorre spendere bene i fondi e noi di Confesercenti intendiamo mettere a disposizione la nostra conoscenza della realtà economica del territorio, avendo anche tante idee per il rilancio.
Insistiamo anche sul discorso di trasformare Napoli in una Smart city: a Singapore si fa tutto col cellulare: andare a teatro, prendere la metro, andare a mangiare fuori o prendere un taxi. Deve essere questo il nostro modello»
Come accaduto con gli altri candidati a sindaco di Napoli, Confesercenti Napoli ha consegnato a Manfredi il dossier con un focus su otto macroaree, dal titolo “Le nostre proposte” in cui insieme ai dati ci sono anche le idee costruttive di Confesercenti.
I temi trattati sono: 1) Gestione fondi pnrr e città digitale; 2) Area portuale e turismo nautico; 3) Viabilità, urbanistica e spazi pubblici; 4) la periferia di
Napoli; 5) Movida e sicurezza del territorio; 6) Gestione rifiuti e raccolta differenziata; 7) Trasporti pubblici; 8) Attività degli Ncc e servizi turistici.
Nell’incontro con Manfredi si è parlato molto anche della gestione del porto e delle attività connesse al turismo.
«Barcellona deve essere un esempio nella gestione del mare – ha spiegato Schiavo- copiamo quello che sta succedendo da altri parti. Nella “galleria del mare” del nostro
porto ci sono 60 imprenditori alla canna del gas da tempo. Come è possibile che in un centro commerciale possono spendere solo i crocieristi perché lì dentro i napoletani
non ci possono nemmeno entrare? Altro tema è la sicurezza: a Napoli ci sono 800 telecamere di sorveglianza ma la maggior parte di esse non funziona. Tantissime
volte ci è capitato di accompagnare un nostro associato, vessato dalla criminalità, dalle autorità per denunciare e al momento in cui abbiamo chiesto di vedere le immagini delle telecamere di zona ci è stato risposto che erano fuori uso. Non può più accadere».