Il presidente Vincenzo Schiavo: «Chiediamo migliore viabilità, sicurezza e infrastrutture, occorre digitalizzare la città e rinnovare l’area portuale,
migliorare i servizi per i turisti e occuparsi delle periferie. La gestione dei fondi pnrr sarà la sfida decisiva per il prossimo sindaco».
Si sono tenuti questa mattina, presso la sede di Confesercenti Napoli, i primi due dei quattro incontri (gli altri due sono con Bassolino e Manfredi) organizzati con i
candidati a sindaco di Napoli: Catello Maresca, alle 10, e Alessandra Clemente, alle 11.30, hanno incontrato non solo il presidente di Confesercenti Napoli Vincenzo
Schiavo ma anche i responsabili delle 74 categorie di Confesercenti, rappresentati delle attività commerciali e la direzione dell’associazione napoletana.
Confesercenti Napoli ha rappresentato loro lo stato e le necessità delle attività commerciali e delle piccole e medie imprese del territorio, nel contempo lanciando le
proprie proposte contenute in 8 punti essenziali che individuano otto aree tematiche importanti per lo sviluppo della città e della sua economia. Otto temi sui
quali Confesercenti ha chiesto risposte e impegno ai candidati sindaci e chiederà soluzioni concrete al futuro sindaco. Si tratta di:
1) Gestione fondi pnrr e città
digitale; 2) Area portuale e turismo nautico; 3) Viabilità, urbanistica e spazi pubblici; 4) la periferia di Napoli; 5) Movida e sicurezza del territorio; 6) Gestione rifiuti e raccolta differenziata; 7) Trasporti pubblici; 8) Attività degli Ncc e servizi turistici.
«Sono stati due incontri proficui e costruttivi – ha commentato Vincenzo Schiavo, presidente di Confesercenti Campania – perché abbiamo ricevuto risposte
e indicazioni soddisfacenti. Sia Catello Maresca che Alessandra Clemente sono consapevoli di dover dare delle risposte che le nostre imprese attendono da tempo.
Siamo soddisfatti perché ci siamo confrontati con due persone di valore: un candidato che ha una storia nella legalità che è unica al mondo e una candidata che ha avuto un’importante esperienza amministrativa negli ultimi anni».
L’ECONOMIA DI NAPOLI. Sulle otto proposte di Confesercenti Schiavo è entrato nello specifico con i due ospiti: «Abbiamo chiarito che c’è l’assoluto bisogno di far
ripartire Napoli e la sua economia, pensiamo che debba diventare una smart city, con una digitalizzazione che porterà investimenti ed economie nuove. Abbiamo
bisogno di avere delle risposte per quanto concerne la spesa del Pnnr che il futuro sindaco avrà l’onore ma anche l’onere di dover e saper utilizzare. Il porto di
Napoli è da sempre una delle porte d’ingresso della città ma non riesce ad imprimere un importante segno all’economia. Confesercenti chiede di copiare il modello
di altre grande città europee: Barcellona, per esempio, attraverso la tecnologia avanzata ha trasformato il porto, che era un luogo degradato, nel “mare magnum”, un
luogo che oggi ospita 11 milioni di persone che vanno a fare shopping e che vivono la vita notturna senza paura. La sicurezza e il decoro urbano – ha sottolineato Vincenzo
Schiavo – sono essenziali per il futuro delle nostre attività. Napoli non può avere solo 800 telecamere di sorveglianza. Non si può neanche vivere in perenni cantieri che minano la viabilità».
TRASPORTI E TURISMO. Con Maresca prima e con Clemente poi si è parlato anche degli altri punti. «Bisogna implementare i trasporti e le infrastrutture, abbassare le
tasse sulla spazzatura o almeno rendere più pulita la città. Abbiamo chiesto- ha affermato il presidente di Confesercenti Napoli – ai candidati sindaci di
sviluppare, anche attraverso la nostra consulenza, nuove forme di economia; le edicole per esempio devono diventare degli hub anche per dare informazioni turistiche.
Occorre incentivare i controlli per combattere l’abusivismo nel turismo come nelle altre attività. Abbiamo bisogno che il nuovo sindaco abbia il coraggio di esporsi denunciando le cose che non
funzionano. Sul turismo, inoltre, bisogna intendersi: la risorsa Turista deve essere coccolata e non maltrattata. Bisogna migliorare i servizi: l’ordinanza, folle dello scorso Natale, per esempio, bloccava
i bus turistici all’altezza del parcheggio Brin, una follia. Anche gli Ncc sono un servizio di qualità per i turisti: assurdo pensare che a Napoli a fronte di 2370 licenze taxi ci siano solo 153 autorizzazioni per gli Ncc».
TEMA PERIFERIE. Un tema molto caro a Confesercenti è la riqualificazione delle periferie: «Sono abbandonate da decenni: Barra, San Giovanni, Ponticelli, Bagnoli, Secondigliano e tante altre sono ferme a trent’anni fa: i sindaci negli ultimi venti
anni – ha spiegato Schiavo- si sono preoccupati di via Toledo, Piazza Plebiscito e via Duomo, di grandi eventi, abbandonando al proprie destino le periferie, dove ci sono 3.1 milioni di abitanti che si aggiungono ai 962mila della
città. Nelle periferie c’è il 36% dei giovani e il 15% dei laureati di Napoli che scappano via».
Si ricorda che domani, venerdì 24 settembre, Confesercenti Napoli incontra alle ore 10 Antonio Bassolino e mercoledì 29 settembre, alle ore 11, Gaetano Manfredi